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Incendio a Rivalta: muore una 28enne, il padre salvato da un vigilante. “Le fiamme erano troppo alte”

Incendio a Rivalta di Torino: un appartamento è stato avvolto dalle fiamme nella notte. Un vigilante ha salvato il padre, ma la figlia di 28 anni è morta dopo il ricovero al Cto. Il rogo è il terzo grave episodio in pochi giorni nel Torinese. Ancora da chiarire le cause dell’incendio.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragedia nella notte tra il 17 e il 18 agosto a Rivalta di Torino. Un incendio divampato all’interno di un appartamento al secondo piano della palazzina di viale Cadore 53, all’angolo con via Trento, è costato la vita a una giovane di 28 anni, Eleonora Magnarello. Il padre, 67enne, che si trovava con lei nell’abitazione, è stato tratto in salvo e ricoverato all’ospedale di Rivoli: non sarebbe in pericolo di vita.

A dare l’allarme è stato un vigilante della Telecontrol, residente poco distante, che stava uscendo di casa per il turno di lavoro. Il fuoco, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe partito dalla cucina dell'alloggio: accortosi delle fiamme, non ha esitato a entrare nello stabile e a trascinare all’esterno Giancarlo Magnarello. Ha tentato anche di raggiungere la figlia, ma il fumo denso e il rogo ormai fuori controllo lo hanno costretto a fermarsi. "Sono riuscito a portare fuori il padre – ha raccontato – ma per la ragazza non c’è stato nulla da fare, le fiamme erano troppo alte".

La giovane, rimasta intrappolata nella camera da letto, è stata recuperata dai vigili del fuoco, giunti con diverse squadre insieme alle ambulanze del 118 e ai carabinieri di Orbassano. Subito trasportata con l’elisoccorso al Cto di Torino, è arrivata in arresto cardiaco. I medici hanno tentato a lungo di rianimarla, ma il suo cuore non ha ripreso a battere.

Le cause del rogo restano da chiarire: i tecnici dei vigili del fuoco hanno avviato gli accertamenti. Sul posto sono intervenuti anche i volontari della Protezione civile.

Quella di Rivalta è la terza tragedia per incendio in pochi giorni nel Torinese. A Villar Dora, la notte di Ferragosto, un novantenne è morto asfissiato dal fumo nella sua abitazione, mentre a Biella, nello stesso giorno, un rogo in una palazzina di sette piani ha provocato la morte di un 44enne e l’intossicazione di altri inquilini. Episodi che accendono l’allarme sulla sicurezza degli stabili e sul rischio crescente di incendi domestici.

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