In quali Paesi è diffusa la variante Delta AY.4.2 del coronavirus
Dopo l’impennata di casi di contagio e decessi per covid nel Regno Unito è scattata l'attenzione su una nuova variante del coronavirus denominata AY.4.2, in realtà una sottovariante della Delta che è già quella predominante in Italia e in tutta Europa dopo aver soppiantato completamente la variante alfa, la cosiddetta variante inglese, in estate. Al momento non è assolutamente certo se sia questa sottovariante la responsabile della crescita dei contagi in Gran Bretagna ma le autorità locali hanno annunciato di aver avviato le verifiche del caso per accertarlo. Un campanello di allarme dunque che ha spinto anche gli altri Paesi a fare altrettanto e convinto l’Organizzazione mondiale della sanità ad approfondire la situazione.
La variante Delta AY.4.2 il 6 percento dei casi in Uk
Anche se, come ci ricordano i virologi, è del tutto normale che in virus muti per adattarsi, spesso con risultati del tutto irrilevanti, la variante Delta AY.4.2 ha già ampiamente attraversato la Manica ed è stata individuata in diversi Paesi, in Europa principalmente ma anche fuori, compresa l’Italia. La sua pericolosità resta ancora da accertare in termini di maggiore capacità di diffusione o letalità ma la sottovariante sta diventando man mano sempre più rilevante a causa della sua diffusione nel Regno Unito e l’appartenenza alla variante delta, già indicata come molto più contagiosa delle precedenti. Nel Regno Unito infatti il 6 percento dei casi di variante Delta già appartengono questa sottovariante che in realtà è un nuovo lignaggio della variante Delta plus.
La variante AY.4.2 diffusa principalmente in Europa
Finora la quasi totalità dei casi è stata rilevata in Europa. Oltre al Regno Unito, casi di variante Delta AY.4.2 sono stati segnalati tra gli altri anche in, Russia, Danimarca, Germania e Italia. Casi però registrati anche in Usa e Israele. Quest’ultimo finora ha identificato tutti casi provenienti dall’estero, proprio da Inghilterra ma anche dalla Moldova. In Usa i Cdc invece segnalano meno di 10 casi riportati finora.
"Ceppo leggermente più contagioso ma non c'è pericolo"
La variante Delta AY.4.2 di SARS-CoV-2 invece è già presente da tempo in Italia dove ormai in banca dati ci son oltre 80 casi e dove è arrivata già in estate. “A Brescia addirittura ne abbiamo visti due casi in una survey condotta a fine agosto” ha annunciato infatti Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, anche se la maggior parte delle notifiche è avvenuta a ottobre. Per l’esperto però non c’è da preoccuparsi visto che “si tratta di una variante che ha pochissime mutazioni aggiuntive rispetto alla Delta”. “Potenzialmente un ceppo leggermente più infettivo ma non c’è motivo di farsi prendere dal panico. Non è una situazione paragonabile alla comparsa della varianti Alfa e Delta” ha confermato anche direttore dello University College London Genetics Institute che sta analizzando la variante per il Regno Unito.