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Covid 19

Il virologo Silvestri: “Il virus se ne sta andando a passo veloce ma non è ancora Ko”

È il Ventisettesimo giorno di fila in cui cala il numero dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia. Siamo ormai a circa un quarto del picco di alcune settimane fa” ha scritto il virologo Guido Silvestri, scienziato originario di Senigallia ma da anni professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta.
A cura di Antonio Palma
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"Il virus se ne sta andando, a passo veloce, e noi lo accompagniamo volentieri alla porta", a scriverlo è il virologo Guido Silvestri, scienziato originario di Senigallia ma da anni professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, e direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center. Nel suo ormai consueto bollettino divulgato attraverso la sua pagina Facebook , l'esperto non ha nascosto il grande ottimismo riferito alla situazione italiana della pandemia. In un post dominicale, più breve del solito, per descrivere la situazione  italiana, Silvestri ha fatto riferimento agli ultimi dati disponibili rilasciati ieri dalla protezione civile ne suo bollettino ufficiale .

"Siamo ormai a circa un quarto del picco dei ricoverati"

Il virologo ha fatto riferimento in particolare al numero dei ricoverati e ai posti occupati nei reparti di terapia intensiva, sottolineando in entrambi i casi la netta diminuzione e il trend positivo che prosegue da giorni. "Carissimi, perdonate se mi rimangio la parola, ma questa notizia volevo proprio farvela vedere. È il Ventisettesimo giorno di fila in cui cala il numero dei ricoveri in terapia intensiva per COVID-19 in Italia – da 1168 a 1034, quindi di 134 unità. Siamo ormai a circa un quarto del picco (4.068 ricoveri) di alcune settimane fa" ha scritto infatti Silvestri, nel sua mini-pillola domenicale della consueta rubrica "L'ottimismo che viene dalla conoscenza".

Sorprende la velocità di svuotamento delle terapie intensive

"Ma è l'entità del calo che impressiona: 21.3% nel giro di due giorni. Insomma: le Terapie intensive si stanno davvero svuotando. Ed è importante che scenda anche il numero dei ricoveri totali (da 14.636 a 13,834, calo di 802 unità, ed ora sono tremila in meno di cinque giorni fa). Il virus se ne sta andando, a passo veloce, e noi lo accompagniamo volentieri alla porta" ha aggiunto il virologo.

Perché il coronavirus sta cambiano

Silvestri infine ha fatto un accenno alle polemiche che si sono scatenate in questa settimana tra esperti  sulla potenza del virus che per alcuni starebbe diminuendo. "È chiaro che la malattia sembra meno grave di alcune settimane fa. Potrebbe essere il caldo (che causa infezioni con inoculo virale più basso), e/o la nostra migliorata capacità di trattare la malattia, e/o il virus che si ‘adatta' al nuovo ospite riducendo la patogenesi (un fenomeno ben noto a chiunque conosce la virologia)" ha spiegato il professor  Silvestri, concludendo: "Discutere quest’ultima possibilità alla luce della propria esperienza clinica e conoscenza teorica NON significa fare ‘pseudoscienza', come ha paventato con parole poco felici un in un talk-show televisivo italiano. Detto questo, nessuno è perfetto, frasi infelici ne ho scritte anch’io, adesso chiudiamola qua e concentriamoci sul vero nemico, SARS-CoV-2, che è alle corde ma non ancora K.O"

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