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Il testamento di Leonardo Del Vecchio, chi sono gli eredi e cosa avranno la moglie e i figli

Il testamento di Leonardo Del Vecchio prevede la spartizione dell’eredità tra i figli, alcuni manager e la moglie a cui vanno le ville in Costa azzurra e ai Caraibi.
A cura di Antonio Palma
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Le ville e gli appartamenti all'ultima moglie, Nicoletta Zampillo, sposata per due volte, e azioni per centinaia di milioni di euro ai suoi fedelissimi manager, sono queste le principali novità del testamento di Leonardo Del Vecchio, fondatore e patron di Luxottica, morto lo scorso 27 giugno all'età di 87 anni.

Il testamento di Leonardo Del Vecchio, in parte steso dal notaio il 10 ottobre 2017 e in parte formato da alcuni scritti autografi dell'imprenditore aggiunti successivamente, conferma quanto già era emerso dopo la morte dell'87enne, con eredità divisa tra i sei figli, la moglie e il figlio di questa.

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L'eredità per i figli nel testamento di Leonardo del Vecchio

In pratica il patron di Luxottica ha diviso in otto parti uguali il capitale della cassaforte di famiglia, la Delfin, che possiede le quote in Essilux e le partecipazioni in altri grandi società.

Gli azionisti della holding sono Claudio, Marisa e Paola Del Vecchio (figli della prima moglie Luciana Nervo), Leonardo Maria (l’unico figlio di Nicoletta e di Del Vecchio), Luca e Clemente (avuti dalla compagna Sabina Grossi) e infine Rocco Basilico (nato dal matrimonio tra Nicoletta e il primo marito), e appunto Nicoletta Zampillo.

A tutti loro è andato il 12,5% del capitale della Delfin per un patrimonio del valore di circa 3,75 miliardi di euro.

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Quali ville sono ereditate dalla moglie Nicoletta Zampillo

Alla vedova, invece, riservate la Villa La Leonina di Beaulieu Sur-Mer, vicino a Nizza in Costa Azzurra, la casa di Antigua, ai Caraibi, e i maxi appartamenti di Milano e Roma.

Anche persone esterne alla famiglia tra gli eredi

Tra gli eredi designati nel testamento però figurano anche persone esterne alla famiglia ma di cui Leonardo Del Vecchio si fidava ciecamente e con cui aveva stretto una solida collaborazione di lunga data: si tratta di Francesco Milleri, presidente e ceo di EssilorLuxottica oltre che presidente di Delfin, e Romolo Bardin, ceo della cassaforte lussemburghese.

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Ad entrambi Leonardo Del Vecchio ha lasciato nel suo testamento un cospicuo numero di azioni del gruppo per un controvalore milionario. La prima modifica al testamento risale al 2019 per destinare un pacchetto di azioni a Milleri, poi il 30 marzo 2021 il pacchetto è stato ampliato ed è stato aggiunto anche Bardin.

A Bardin sono andate 22.000 azioni di EssilorLuxottica, pari a 3,5 milioni di euro, mentre a  Francesco Milleri ben 2,15 milioni di azioni che valgono circa 340 milioni di euro agli attuali valori di Borsa.

Foto Elia Cavarzan/Fanpage.it
Foto Elia Cavarzan/Fanpage.it

La stessa guida di Essilux è affidata al ceo e presidente Francesco Milleri che condividerà con il board Delfin e con gli otto eredi la strategia del gruppo.

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