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Il suo padrone muore, il cane Fulmine scompare: lo ritrovano davanti alla tomba

Un sentimento di affetto incondizionato e profondo quello tra il signor Leonardo e Fulmine, un meticcio di 7 anni. L’uomo è morto dopo 2 mesi di ricovero, la figlia ha trova l’animale al cimitero, in provincia di Sassari. Lì il cagnolino va a trovarlo ogni giorno. “Vorremmo portarlo con noi e accudirlo al meglio per alleviargli questa sofferenza…”
A cura di Biagio Chiariello
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L'amore che lega gli animali ai loro padroni a volte non si esaurisce nella vita terrena ma va oltre, così come accade per gli uomini. La storia di Fulmine ci rivela proprio come il legame tra uomo e cane sia solido anche nella morte, indissolubile anche nell'altra vita. Ogni giorno da ormai una settimana il meticcio di 7 anni, esce dal suo recinto, percorre due chilometri nella campagna ed entra nel cimitero di Badesi, un paese in provincia di Sassari, per andare alla tomba del signor Leonardo. Per qualche giorno il cagnolino pareva scomparsa.

È stata la figlia dell'uomo, deceduto lunedì 22 febbraio, a trovare Fulmine. La donna si è recata mercoledì mattina nel cimitero del paese, a due chilometri di distanza dalla vigna del padre in cui viveva anche l'animale. “Passava le giornate con mio padre – racconta Sara -. Lui gli aveva costruito un grande recinto con due cucce. Lì, il cagnolino era riparato dalle intemperie e per l’estate mio padre gli sistemava anche due ombrelloni con una piscina”. Quello tra il cagnolino e il signor Leonardo era un rapporto veramente speciale, quasi simbiotico. Da quando l’uomo ha iniziato a stare male, ad accudire Fulmine è stata Sara, insieme a suo figlio di 11 anni e allo zio.

“Ora non lo vedo da due giorni. Lo stiamo cercando nelle campagne. So che alla vigna torna sempre perché gli lascio da mangiare e gli sistemo il cuscino dentro la cuccia, anche se a lui questo non piace e lo tira fuori”. Sara, in realtà, non è preoccupata. Sa che il cagnolino è spaesato per la mancanza del padre ma che, prima o poi, come ha già fatto in questi primi giorni, tornerà definitivamente nella vigna in cui è cresciuto con il signor Leonardo. "Probabilmente Fulmine – conclude Sara – fa così ogni mattina, ora vogliamo portarlo a Badesi, così da poterlo accudire meglio e cercare di alleviargli questa malinconia, sostituendo le coccole di nostro padre con quelle mie e dei miei familiari".

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