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Il sindaco che condanna gli attacchi razzisti contro i migranti: “Famiglie e bimbi come i nostri”

Dopo gli ultimi due sbarchi avvenuti in Puglia nelle ultime ore, a Santa Maria di Leuca e a Mola di Bari, si sono moltiplicati commenti razzisti e ostili sui social. Il sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, è intervenuto per condannare gli insulti razzisti: “Quel che posso dire a queste persone intrise di odio, rabbia e disprezzo: venite a conoscere questa gente, guardatela negli occhi, disperati, impauriti. Ed abbiate il coraggio di dire davanti a loro che dovrebbero tornare a morire di fame, guerra e disperazione nella loro terra”.
A cura di Annalisa Cangemi
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In Puglia ieri notte è avvenuto uno sbarco di migranti, a Santa Maria di Leuca, in Salento. Come fa sapere la Croce rossa di Lecce sui social, "la notte di San Lorenzo ha visto i nostri volontari impegnati nelle operazioni di sbarco e accoglienza di 81 persone, tra le quali 30 minori non accompagnati, provenienti da Egitto, Iran, Iraq, Kirghizistan, Siria, Turchia e Palestina".

Intercettati al largo della costa salentina dalle motovedette della guardia di finanza a bordo di una imbarcazione a vela con il nome evocativo di Freedom, i migranti sono stati condotti al porto di Santa Maria di Leuca dove sono stati affidato alle cure degli operatori. Al vaglio degli inquirenti l'eventuale presenza di presunti trafficanti di esseri umani.

Nelle stesse ore, per la precisione a Mola, nel Barese, sono arrivate circa sessanta persone di nazionalità turca sono sbarcate sulle coste di Mola di Bari la scorsa notte. La metà di loro è fuggita mentre in 36 sono stati identificati.

Si tratta di cinque minori – la più piccola dei quali ha 4 anni – dieci donne e 21 uomini, tutti con passaporto, che sono stati sottoposti a test rapido, e sono poi risultati negativi al Covid-19. Il gruppo sarà sottoposto a tampone molecolare prima di essere trasferito al Cara di Bari.

I migranti viaggiavano a bordo di una nave da diporto battente bandiera statunitense. Per gestire le operazioni di sbarco sono intervenuti uomini della capitaneria di porto, agenti della polizia di Stato, finanzieri e carabinieri, insieme ad alcune associazioni di volontariato di Mola.

Il sindaco di Mola contro i commenti razzisti

Gli sbarchi hanno subito suscitato manifestazioni ostili da parte della popolazione locale. In tanti hanno mostrato preoccupazione sui social per l'arrivo di "pericolosi clandestini". Il sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, ha condannato sul suo profilo Facebook gli insulti razzisti indirizzati ai profughi: "Ieri in una delle giornate più calde della nostra storia, circa 60 persone si sono imbarcate, per attraversare il mare, i confini e gli orizzonti dei loro sogni e raggiungere le nostre coste, sperando in un futuro migliore. Avevano indosso solo uno zainetto. In quei pochi centimetri di tessuto tutta la loro vita".

"5 bambini. E ci tengo a precisarlo – prosegue – anche se pochi me l'hanno chiesto, preoccupati più che altro dei ‘pericolosi' clandestini giunti a noi. Bambini, ripeto. E donne. Famiglie. Come le nostre. Anzi no. Più tristi e disperate. Molto di più. E sempre ieri quando ho incrociato i loro sguardi ho pensato alle tante rassicurazioni che facciamo ai nostri figli. Studia, non fare tardi, non correre in motorino, dove li porto in vacanza? Ieri era San Lorenzo e per ogni stella che avrei visto se non fossimo stati impegnati nelle operazioni di soccorso, avrei voluto dedicare a queste persone la realizzazione di tutti i desideri che li hanno portati a rischiare le loro vite e ad aver fiducia in noi. Una terra straniera che li ha già accolti con una generosità unica".

"Dalle forze dell'ordine, ai volontari della Protezione civile di Rutigliano e Guardie Ambientali di Mola, alla Caritas, ai medici e agli psicologi che si sono offerti volontari, alle attività commerciali che hanno donato i primi viveri, alla Parrocchia San Nicola, ai ragazzi di Ala di Riserva – aggiunge il primo cittadino – Semplicemente grazie, sono davvero commosso ed orgoglioso di voi. Lo sono di meno, invece, dei facili commenti superficiali, disumani e razzisti dei soliti leoni da tastiera che ho letto sui social. Ieri ho provato un enorme orgoglio nel ritrovare una Comunità accogliente e molta vergogna, invece, per quel che possiamo essere. Quel che posso dire a queste persone intrise di odio, rabbia e disprezzo: venite a conoscere questa gente, guardatela negli occhi, disperati, impauriti. Ed abbiate il coraggio di dire davanti a loro che dovrebbero tornare a morire di fame, guerra e disperazione nella loro terra. Io stanotte, tornando a casa, ho visto i miei tre bimbi riposare tranquillamente nei loro lettini. Ho pensato a quanto sono fortunato. E che ho una grande responsabilità: crescere dei figli che non si dimentichino mai cosa significhi Essere Umani", conclude Colonna.

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