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Il meteorite di San Valentino è stato ritrovato: è caduto a 300 km/h su un balcone a Matera

Recuperati oltre 70 grammi in 12 frammenti principali e decine di frammenti più piccoli. I fratelli che hanno individuato il corpo celeste: “Sconvolgente ed emozionante”.
A cura di Biagio Chiariello
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Il meteorite che ha illuminato i cieli di mezza Italia nel giorno di San Valentino è stato ritrovato. Dopo che l’Istituto nazionale di astrofisica aveva diramato un avviso coinvolgendo la popolazione in Basilicata, è stato individuato il luogo della caduta, in una zona a nord di Matera. Ne dà notizia Prisma, Prima Rete Italiana Studio Meteore e Atmosfera dell'Inaf stesso.

Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h e nell'impatto ha scheggiato una piastrella del balcone che corre lungo il perimetro dell'abitazione di due fratelli fra Contrada Rondinelle e Contrada Serra Paducci, a Matera.

La loro attenzione, racconta Prisma, è stata attirata da "alcuni sassi hanno attirato l'attenzione dei due fratelli. Anche perché gli anziani genitori avevano udito un forte botto la sera precedente proveniente dall'esterno".

Almeno 12 frammenti i frammenti del meteorite recuperati per un totale di oltre 70 grammi (la massa complessiva era di 400-500 grammi) e decine di pezzi più piccoli. Tutto materiale raccolto e consegnato a Carmelo Falco, rappresentante del Project Office della rete Prisma e associato Inaf, e coordinatore delle ricerche sul campo.

I frammenti verranno sottoposti ad analisi dettagliate per determinare composizione chimica, mineralogia e caratteristiche petrografiche utili alla classificazione del meteorite.

Il punto della caduta
Il punto della caduta

Importante aver ritrovato subito il meteorite, spiega Daniele Gardiol, astronomo Inaf di Torino e coordinatore nazionale della rete Prisma, all'agenzia Ansa: "Il ritrovamento è avvenuto a soli tre giorni dalla caduta e quindi si tratta materiale freschissimo, non contaminato. I meteoriti hanno attraversato quasi inalterati i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovarne una appena caduta come quella rinvenuta a Matera aiuta molto gli scienziati a ricostruire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa".

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