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News su Marco Raduano, boss evaso dal carcere

Il boss Raduano preparava l’evasione da mesi, si cercano i complici: “Non ha fatto tutto da solo”

Sull’evasione da Nuoro sono in corso due indagini, una dalla Procura di Nuoro e l’altra del ministero della Giustizia. “Una fuga di questo genere è preparata con grande attenzione. Non si fugge da soli, mi sembra evidente” ha confermato il viceministro della giustizia.
A cura di Antonio Palma
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Il boss Marco Raduano probabilmente da mesi stava preparando la sua fuga dal carcere di Badu e' Carros a Nuoro prima di riuscire a evadere nel tardo pomeriggio di venerdì. In tutto questo tempo sicuramente ha potuto contare sulla collaborazione di complici, dentro o fuori il carcere. Ne sono convinti gli investigatori che, oltre a dare la caccia al fuggitivo in Sardegna e anche in tutto il resto d’Italia, stano indagando sui fatti alla ricerca di favoreggiatori.

Raduano infatti aveva preparato con cura l’evasione, riuscendo ad esempio a farsi assegnare alla biblioteca per una maggiore libertà di movimento ma anche a conoscere dove erano le chiavi per uscire dal reparto di massima sicurezza per arrivare in giardino, da dove poi è riuscito scavalcare muro di cinta della struttura di Badu e' Carros con il più classico dei sistemi, annodando delle lenzuola.

Movimenti che il capomafia del Gargano aveva calcolato alla perfezione potendo contare su tutte le falle del sistema di sorveglianza del carcere che probabilmente conosceva bene. Del resto Raduano era da anni in quella struttura dove, col suo comportamento da detenuto modello, aveva potuto contato su alcune libertà e nella fiducia dei sorveglianti.

Sapeva dove erano le chiavi del portone blindato e dove trovare tutte le lenzuola necessarie e dove nasconderle ma soprattutto sapeva gli orari delle guardie e le mancanze nella sicurezza del carcere, più volte denunciati dai sindacai di polizia penitenziaria, e i cambi turno. Ha trovato il momento giusto in cui in sala controllo non vi era nessuno ed è scappato via nonostante le telecamere lo stessero riprendendo.

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Prima che qualcuno si accorgesse della sua assenza sono trascorse quasi due ore e anche questo forse Raduano lo sapeva. Un vantaggio che gli ha permesso di sparire senza lasciare traccia, almeno per ora. Per rintracciarlo le forze dell’ordine si stanno concentrando sui possibili complici esterni, sia in Sardegna sia in Puglia. Nessuna pista è esclusa al momento, sia quella di un rifugio sull’Isola grazie a complici locali, in attesa di tempi migliori, sia quella di un fuga repentina sulla terraferma, sempre grazie a complici.

Sui fatti sono in corso due indagini, una dalla Procura di Nuoro e l'altra del ministero della Giustizia. “Una fuga di questo genere è preparata con grande attenzione. Non si fugge da soli, mi sembra evidente. Che possano averlo aiutato compagni di detenzione o altri si verificherà” ha dichiarato il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, aggiungendo: “Il ministero ha immediatamente disposto un'ispezione amministrativa, a mezzo del provveditore della Sardegna, un'ispezione che è in corso e che nelle prossime ore darà i primi risultati”.

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