106 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Ho visto la prof e la mia amica baciarsi”, compagna di classe conferma racconto della 14enne a Pescara

L’amica del cuore della minore che ha denunciato a professoressa 54enne a Pescara ha confermato agli inquirenti i rapporti intimi tra adulta e ragazzina anche a scuola e che, secondo l’accusa, sarebbero sfociati in un rapporto sessuale a casa della donna.
A cura di Antonio Palma
106 CONDIVISIONI
Immagine

Non solo il racconto della minore e le rivelazioni fatte alla psicologa di istituto, a inguaiare la professoressa di Pescara, accusata di atti sessuali con una sua alunna 14enne, c’è anche la rivelazione di un’amica di scuola della vittima. Ascoltata dagli inquirenti, infatti, la ragazzina avrebbe confermato gli atteggiamenti intimi tra la 14enne e l’insegnante 54enne che, secondo l’accusa, sarebbero poi sfociati in un rapporto sessuale consumato alcuni mesi fa nella casa della donna quando la ragazza aveva già 16 anni.

La testimonianza della compagna della 14enne

“Un giorno, mi ricordo, io stavo sulle scale. Le ho viste mentre si baciavano sulla bocca” ha raccontato infatti alla polizia la minore e amica del cuore della 14enne al centro dell’inchiesta, come rivela Il Messaggero. L’adolescente ha spiegato che tra adulta e minore da tempo vi erano segnali di un rapporto molto confidenziale fatto di carezze, confidenze, apprezzamenti fisici e regalini che poi è andato oltre.

“Io la vedevo come una mamma” ha raccontato invece la ragazzina nella testimonianza agli atti dell’inchiesta che ha portato alla sospensione per un anno della professoressa abruzzese. La ricostruzione degli inquirenti parla di un rapporto nato almeno nel 2022 che inizialmente pare fosse caratterizzato solo da affettuosità, poi sarebbero iniziati i regalini e le avance via chat e infine l’approccio fisico.

Cosa è emerso dalle chat tra la prof e l'alunna

Atteggiamenti che infine avrebbero indotto nella ragazzina problematiche psicologiche che l’hanno spinta a confidarsi con la psicologa e a denunciare i fatti alla polizia. Secondo la minore, quando l’insegnante è venuta a conoscenza delle confidenze dell'adolescente alla psicologa, avrebbe chiesto alla studentessa di cancellare tutte le chat in cui si parlava della loro relazione. Tra le frasi scambiate alcune anche esplicite come “Ma se c’è la kiss cam in piazza ci baciamo?” o ancora: “Quanto ti voglio bene, sei bella, sei bona”.

Dal racconto emerge “la confusione e le incertezze che tale condotte suscitavano” nella ragazzina, scrive il Gip nell’ordinanza cautelare. Nel suo racconto la ragazzina ha confermato che non vi sarebbe mai stata costrizione, rivelando però di un rapporto andato avanti per ben due anni in cui lei pensava a qualcosa di innocente e senza fini sessuali. Per i giudici, però “il rapporto di affidamento tra precettore e allieva vale a neutralizzare l'efficacia del consenso della minore".

Il caso ha scosso la scuola dove tutti apprezzavano la docente che dal suo vanto rigetta l’accusa. Davanti al Gip si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma il suo legale ha già presentato ricorso al tribunale del riesame contro il provvedimento restrittivo. “Per ora la prospettiva è solo quella della ragazza ma per fortuna dagli atti emerge altro” ha spiegato al Corriere della Sera l’avvocato della docente, rivelando che contro di lei sarebbero avvenuti nei giorni scorsi anche fatti gravi dopo la diffusione della notizia delle indagini.

106 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views