“Hai abusato di mia sorella 13enne”, ventenne aggredisce il nonno 70enne a Partinico: arrestato

Un sospetto atroce, la convinzione che il nonno avesse abusato della sorella minore. È questo il movente che avrebbe spinto un ragazzo di vent’anni a presentarsi armato di una pistola giocattolo nell’abitazione dell’anziano, nel cuore delle case popolari di Partinico, e a minacciarlo tra urla e concitazione. Momenti di altissima tensione, culminati con l’intervento della polizia che ha neutralizzato il giovane con un taser e lo ha arrestato.
L’episodio si è consumato il 17 novembre. Secondo la prima ricostruzione, il ventenne sarebbe venuto a conoscenza delle “attenzioni” che il 70enne avrebbe riservato alla sorella tredicenne. Una rivelazione che lo avrebbe spinto a farsi giustizia da sé, senza attendere l’esito delle indagini. Così ha raggiunto l’abitazione del nonno, ha sfondato la porta e si è scagliato contro di lui, puntandogli contro quella che sembrava a tutti gli effetti un’arma vera.
La pistola, in realtà, era un giocattolo con il tappo rosso, ma la somiglianza con un’arma autentica ha reso la scena ancora più drammatica. In casa, oltre al nonno, c’era anche la sorella minore. Alcuni vicini, allarmati dalle urla e dal trambusto, hanno chiamato il 112. Pochi minuti dopo gli agenti del commissariato di Partinico sono entrati nell’appartamento, trovandosi di fronte il giovane che, in preda alla rabbia, ha puntato l’arma anche contro di loro.
La tensione è salita alle stelle. I poliziotti, mantenendo il sangue freddo, hanno scelto di non aprire il fuoco e hanno utilizzato il taser per immobilizzare il ragazzo. Solo così è stato possibile riportare la calma e mettere in sicurezza i presenti.
Una volta ristabilito l’ordine, gli agenti hanno ascoltato i racconti dei familiari e dei testimoni per ricostruire l’accaduto. La sorella tredicenne avrebbe riferito alla madre di comportamenti morbosi ripetuti da parte del nonno, episodi che si sarebbero verificati quando erano soli. Dichiarazioni che hanno aperto un nuovo fronte investigativo: mentre il ventenne è stato arrestato con le accuse di minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione di domicilio, contestualmente sono state avviate indagini sul settantenne.
Il gip ha convalidato l’arresto del giovane, disponendo per lui i domiciliari. Intanto la Procura coordina gli accertamenti per verificare la fondatezza delle accuse rivolte all’anziano. Saranno giorni cruciali, in cui gli inquirenti dovranno distinguere tra la rabbia di un fratello che ha scelto la via della giustizia privata e la possibile realtà di abusi che, se confermati, aprirebbero uno scenario ancora più inquietante.