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Giuseppe Augliera morto dopo Tso: 7 indagati, martedì l’autopsia. La sorella: “Può succedere ancora, non è giusto”

Martedì 4 novembre inizierà l’autopsia sul corpo del giovane deceduto dopo un lungo viaggio in ambulanza da Messina e Palermo. La sorella a Fanpage.it: “Quello che è successo a noi potrebbe accadere ancora e non è giusto”.
A cura di Simona Berterame
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Sette persone, tra medici e sanitari, sono finiti nel registro degli indagati per la morte di Giuseppe Augliera. Sono i primi effetti dell'inchiesta sul decesso del 36 schizofrenico condotta dal pm di Termini Imerese Umberto Puiatti. I reati contestati al momento sarebbero due:  l’omicidio colposo e la responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Intanto è stata disposta l'autopsia sul corpo del ragazzo che inizierà la mattina di martedì 4 novembre al policlinico universitario di Palermo.

La sorella di Giuseppe a Fanpage: "Potrebbe accadere ancora"

Un piccolo tassello per la famiglia di Giuseppe che attende risposte. "Siamo fiduciosi soprattutto dopo la notizia che ci sarebbero sette indagati e speriamo vivamente che la giustizia faccia il suo corso. Quello che è successo a noi potrebbe accadere ancora e non è giusto. Siamo straziati dopo la morte di mio fratello, nessuno potrà riportarlo indietro ma voglio almeno la giustizia", dice a Fanpage.it Angela, la sorella di Giuseppe.

"Specifico di non sapere che ruolo hanno svolto singolarmente i soggetti formalmente indagati nella vicenda incriminata né la loro qualifica professionale, perché questo non è stato detto nell'avviso di conferimento dell'incarico peritale. Potremmo avere informazioni indicazioni più precise dopo che avranno inizio le operazioni autoptiche", ha spiegato sempre a Fanpage.it l'avvocato della famiglia Augliera, Tancredi Tracló.

La storia di Giuseppe Augliera, morto dopo un Tso

Giuseppe Augliera era un ragazzo di 36 anni con una storia di disturbi psichiatrici in cura al centro salute mentale locale. Giovedì 23 ottobre inizia a mostrare sbalzi di umore preoccupanti e i familiari hanno chiesto il suo ricovero in ospedale. Nell'attesa di ottenere un Tso, Giuseppe sarebbe fuggito dall'ospedale almeno due volte secondo il racconto dei suoi cari. La mattina del 25 ottobre, dopo aver ottenuto la firma per il Tso, viene disposto il trasferimento di Giuseppe in ambulanza da Messina a Palermo. Dopo quattro ore di viaggio però il paziente arriva in fin di vita all'ospedale di Corleone e morirà poco dopo.

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