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Giovanni a soli 20 anni è l’insegnante più giovane d’Italia: “Professore? Strano ma bello”

Dalla maturità alla cattedra, con sacrifici e impegno, Giovanni, siciliano di Licata nell’agrigentino, è l’insegnante più giovane d’Italia a soli 20 anni.
A cura di Francesco Bunetto
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Il percorso professionale di Giovanni Cammilleri, giovane docente siciliano, è decisamente da record. Il ragazzo rappresenta un vero esempio di forza di volontà e di coraggio poiché ha deciso, nonostante la lontananza dei suoi cari e dalla sua terra, di trasferirsi per lavoro e per fare esperienza da solo. Il ragazzo a soli 20 anni è già al suo secondo incarico da docente dopo essere passato in pochi mesi dal diploma al lavoro di Insegnante Tecnico Pratico. Si è diplomato all'Istituto Fermi di Licata, in provincia di Agrigento e, dopo aver conseguito i 24 crediti necessari all’insegnamento, è potuto salire in cattedra subito dopo con un incarico all'interno dei laboratori di una scuola secondaria frequentata a tutti gli effetti da quelli che si possono definire i suoi coetanei. "Ho iniziato inviando una Mad – ha raccontato Giovanni a fanpage – proprio in quelle aule del Fermi, grazie all'amicizia che è rimasta con la Dirigente Scolastica Prof.ssa Amelia Porrello – sono stato chiamato nel mese di ottobre, ovvero un mese dopo l'inizio della scuola e da lì è iniziata la mia esperienza professionale. Continua – "Ho deciso di accettare le 4 ore settimanali nella scuola in cui lavoro l'Alcide De Gasperi di Borgo Valsugana e, inoltre, da gennaio ho fatto la domanda per altre 4 ore che erano disponibili di laboratorio di fisica e mi sono state conferite. La mia situazione è certamente migliorata perché sono più impegnato a scuola e non manca fare esperienza e punteggio".

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Il giovanissimo docente ha avuto il primo incarico come insegnante tecnico pratico di laboratorio di Chimica e Fisica all’istituto “Alcide De Gasperi” di Borgo Valsugana, in provincia di Trento, dove ha deciso di trasferirsi per la sua carriera. Il secondo incarico invece è arrivato poco lontano, all’istituto “Maria Curie” di Pergine Valsugana dove si è perfettamente integrato.  Giovanni però non si sente di certo arrivato e sta continuando a studiare coniugano l’incarico a scuola con l’impegno universitario nel corso di Scienze Motorie e Sportive. "Dopo il diploma capita molto spesso che non sai cosa fare, non sai cosa accadrà nella tua vita. Consiglio ai giovani di iniziare accettando qualsiasi proposta di lavoro, anche se si dovrà andare fuori, lontano dai tuoi, dalla tua confort zone, e sarà una condizione difficile inizialmente, però può andare sicuramente a migliorare. "Il mio desiderio è quello di superare il concorso ordinario e di entrare come docente di ruolo – ha detto Giovanni – sentirmi chiamato professore è stato strano perché non ero abituato sia dai miei alunni che dai colleghi , poi ci fai l'abitudine e mi fa piacere. Posso dire che sono veramente contento e soddisfatto dei risultati che ho ottenuto quest'anno – ha detto Giovanni – sono riuscito ad ottenere una cattedra completa"

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