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Giancarlo ucciso a Palermo, fermate tre persone: inseguimento e spari in strada con due pistole

Per la sparatoria avvenuta ieri sera nel rione dello Sperone a Palermo, costata la vita al 37enne Giancarlo Romano, fermati padre e figlio di 55 e 20 anni ma anche il 27enne ferito che era con Romano. Per gli inquirenti si è trattato di uno scontro nell’ambito del controllo delle attività criminali.
A cura di Antonio Palma
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Gli spari, un inseguimento in strada e poi altri colpi mortali sparati da almeno due pistole diverse. È la prima ricostruzione della sparatoria avvenuta ieri sera nel rione dello Sperone a Palermo e costata la vita al 37enne Giancarlo Romano. Nelle scorse ore le indagini sono giunte a una prima svolta con l’arresto di due uomini, padre e figlio rispettivamente di 55 e 20 anni che risiedono nella tessa zona dove è avvenuto l’omicidio e il tentato omicidio di un altro 27enne, anche lui fermato.

Entrambe le vittime sono state raggiunte da diversi colpi di arma da fuoco. Sull’asfalto è rimasto Giancarlo Romano mentre il 27enne che era con lui è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico nella notte. Il giovane, raggiunto dai proiettili all'addome, non è più in pericolo di vita.

Secondo una prima ricostruzione tutto sarebbe nato da una violenta lite poi in poco tempo degenerata. Al momento le indagini sono ancora una prima fase ma lèipotesi principale è di uno scontro nell’ambito del controllo delle attività criminali nel quartiere. Romano infatti è già noto agli investigatori e sul caso indaga la Direzione distrettuale antimafia.

Non è chiaro se si sia trattato di un agguato ma la sparatoria pare sia iniziata in Corso dei Mille e sia proseguita poi in via XXVII maggio, dove è avvenuto l’omicidio. Sul luogo della sparatoria gli agenti della polizia scientifica hanno rinvenuto diversi bossoli di due calibri diversi a indicare che a sparare sono state almeno due pistole.  Tutto pare sia nato dalla richiesta del 27ene ferito di saldare un debito per attività di scommesse clandestine. Dopo una prima colluttazione, padre e figlio avrebbero raggiunto il giovane scatenando una prima sparatoria durante la quale il genitore è rimasto anche ferito alla gamba. Il 27enne, accompagnato dal 37enne, sarebbe tornato sotto il palazzo dei due rivali, innescando una nuova sparatoria in cui il primo è stato ucciso e il secondo ferito.

In base ad alcune testimonianze, gli inquirenti sono risaliti a padre e figlio. Una perquisizione domiciliare a loro carico nella notte ha portato alla scoperta che il padre aveva una ferita d'arma da fuoco alla gamba. Per i due è scattato il fermo, al pari del 27enne ferito e ricoverato. Le indagini proseguono per capire se ieri sera erano presenti altre persone sulla scena del crimine.

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