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Giallo ad Aosta, trovato carbonizzato in una radura: “Ucciso con un coltello e poi bruciato”

Sono stati resi noti i risultati dell’autopsia sul corpo dell’uomo trovato carbonizzato in frazione Ferreun di Fenis ad Aosta. La vittima, 40 anni e di cui non si conosce il nome, è stata prima uccisa con un colpo di pistola e un coltello e poi bruciata: “È stata una esecuzione”. Le indagini sono ancora in corso.
A cura di Ida Artiaco
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È sempre più giallo ad Aosta sul cadavere carbonizzato ritrovato con una mano mozzata lo scorso 19 agosto in una radura in frazione Ferreun di Fenis, famosa per l'omonimo castello medievale. Tuttavia, grazie ai risultati dell'autopsia, resi noti dagli esperti nelle ultime ore, gli inquirenti hanno a disposizione ulteriori dettagli da poter utilizzare per continuare le indagini. Quello che è ormai chiaro è che si è trattato di una vera e propria esecuzione. La vittima, la cui identità resta ancora un mistero, dovrebbe avere sui 40 anni d'età, essere di carnagione chiara e alto intorno a un metro e settantacinque centimetri. A ucciderlo, un colpo di arma da fuoco che gli ha letteralmente tranciato la giugulare. Non solo. Una seconda ferita, inferta probabilmente con un coltello, ne ha provocato il collasso del polmone e altre importanti fratture sono state evidenziate nella zona del bacino e della colonna vertebrale, forse in seguito ad una caduta.

Insomma, una vera e propria carneficina avvenuta di certo prima che il cadavere fosse trasportato a Fenis, luogo in cui è stato poi ritrovato, cosparso di benzina e bruciato. Il rogo è stato appiccato venerdì scorso, poi parzialmente spento da un temporale. Quando è stato scoperto, il corpo si trovava in posizione fetale tra le sterpaglie, con la parte superiore semicarbonizzata e le gambe dai polpacci in giù ancora integre, irriconoscibile il volto. A mancare è anche parte della mano sinistra, probabilmente portata via nella notte dagli animali selvatici che popolano il territorio. Accanto all'uomo, che non aveva con sé alcun documento identificativo o effetto personale, è stato rivenuto anche un orologio, le cui lancette erano ferme al momento in cui è divampato l'incendio.

È ora compito dei carabinieri del reparto operativo di Aosta, coordinati dal pm Eugenia Menichetti, che ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, continuare le indagini per dare un volto e un nome all'uomo, la cui vicenda sta tenendo col fiato sospeso tutta la città. Stando alle prime indiscrezioni, non è escluso che si sia trattato di un regolamento di conti. Inoltre, il fatto che non ci siano segnalazioni di persone scomparse in Valle d'Aosta e dintorni, oltre ad altri elementi in mano agli inquirenti, fa pensare che l'omicidio potrebbe essere avvenuto fuori valle. L'attenzione dei militari si sta concentrando nelle ultime ore anche su una utilitaria di colore scuro che è stata vista nel pomeriggio di venerdì transitare su una pista ciclabile a poche decine di metri da dove è stato trovato il corpo. Ma, per il momento, si tratta solo di ipotesi.

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