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Giallo a Chivasso, donna uccisa mentre viaggiava in bicicletta: era il suo compleanno

Il corpo senza vita di una donna di 52 anni è stato ritrovato in frazione Pratoregio a Chivasso (Torino). Secondo i primi riscontri la donna, che era in sella a una bici, sarebbe stata raggiunta da tre colpi d’arma da fuoco.
A cura di Susanna Picone
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immagine di archivio
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Raggiunta da tre colpi d’arma da fuoco nel giorno del suo compleanno mentre si trovava in bicicletta. Sarebbe stata uccisa così Giuseppina Arena, una donna di 52 anni. Il cadavere è stato ritrovato nella serata di ieri, mercoledì 12 ottobre, in una zona di campagna in frazione Pratoregio a Chivasso (Torino).

La vittima abitava da sola proprio a Chivasso, in un alloggio di via Togliatti, una strada che porta all'uscita del paese, verso Castelrosso, che si trova a circa sei chilometri dal luogo della tragedia, all'estrema periferia.

“Una brava persona, che non dava fastidio a nessuno, affezionata ai suoi cani e gatti”, riferisce chi la conosceva. Pare fosse solita andare in giro con la sua bici, una Graziella bianca e rossa, per il centro città. Talvolta andava verso Montanaro, dove vive il fratello.

A dare l’allarme è stato un passante, che ha segnalato il corpo della donna poco dopo le 18.00 di ieri pomeriggio. Inizialmente si era pensato a un malore, avvenuto mentre la 52enne era in sella alla propria bicicletta.

I successivi accertamenti dei carabinieri, però, hanno indicato un’altra strada: nel buio dei prati sotto a un cavalcavia della linea alta velocità Torino-Milano i carabinieri hanno infatti trovato tre bossoli.

La donna, secondo i primi rilievi, potrebbe essere stata uccisa da colpi d'arma da fuoco. Un proiettile, a quanto si apprende, l’avrebbe raggiunta allo zigomo destro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Chivasso e del nucleo investigativo del comando provinciale di Torino, oltre alla squadra scientifica per i rilievi.

La persona che avrebbe sparato uccidendo Arena ha fatto perdere le proprie tracce. Le indagini sono coordinate dal pm Alessandro Gallo della procura di Ivrea.

L'analisi del telefono cellulare della vittima potrebbe fornire importanti novità investigative per individuare l'autore dell'omicidio. Si tratta di un vecchio telefono cellulare che è stato recuperato dai carabinieri. La donna potrebbe aver ricevuto telefonate o sms dal killer. Al momento i militari stanno ricostruendo i suoi ultimi spostamenti, i suoi contatti ed eventuali amicizie. Non è esclusa alcuna pista, anche quella che porta a una cospicua disponibilità economica della donna, ereditata un paio d'anni fa, nonostante la lei conducesse una vita quasi in povertà.

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