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Giallo a Biancavilla, commerciante ucciso a sassate: gli hanno fracassato il cranio

Antonio Crispi, 44 anni, gestore di un chiosco, è stato trovato morto su una traversa della Strada Provinciale 167, nelle campagne di Biancavilla. L’uomo era riverso nella sua auto con il cranio fracassato. La Procura di Catania, che indaga, per omicidio, batte la pista del delitto passionale. Secondo gli inquirenti Antonio conosceva il suo assassino.
A cura di Angela Marino
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Era molto conosciuto per aver lavorato in diversi bar di Biancavilla: Antonio Crispi, 44 anni, gestore di un chiosco, è stato trovato morto su una traversa della Strada Provinciale 167, arteria che porta a Piano Rinazze, nelle campagne a Sud di Biancavilla (Catania). Il corpo era stato straziato da diversi colpi inferti con un oggetto contundente, alla testa. Secondo gli inquirenti, il 44 enne di Adrano sarebbe stato ucciso con un sasso. Il cadavere è stato trovato sdraiato sui sedili anteriori della Fiat Stilo station wagon di proprietà della vittima. I carabinieri della compagnia di Paternò, intervenuti sulla scena del delitto, seguono la pista dell'omicidio.

Sparita l'arma del delitto

Al momento non sono ancora chiari l'ora e il luogo della morte. Non è dato sapere se Crispi sia stato ucciso nell'auto, sulla provinciale dove è stato trovato, o se il corpo sia stato spostato in un tentativo di depistaggio. È giallo anche sull'arma del delitto. Gli inquirenti ritengono che si tratti di una pietra di grosse dimensioni, compatibile con le profonde ferite sulla testa del 44enne. Il sasso non è stato ritrovato sulla scena. L'autopsia verrà eseguita nelle prossime ore. La procura di Catania, competente per il caso, sta cercando di ricostruire gli ultimi movimenti di Crispi e il suo tragitto in auto. Utili, a questo proposito, possono essere le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Sotto la lente anche i tabulati telefonici della vittima, ma non solo, gli investigatori stanno tentando di rintracciare le celle cui il dispositivo si è agganciato, in modo da risalire agli ultimi spostamenti.

La pista: delitto passionale

La scelta dell'arma del delitto, ovvero, un oggetto verosimilmente già presente sul luogo del delitto, induce a privilegiare la pista del delitto d'impeto. L'assassino avrebbe raccolto un sasso e con quello avrebbe aggredito la vittima in un accesso d'ira, scaturito, probabilmente, dopo una liteDa subito la Procura ha escluso collegamenti con la criminalità organizzata, ma anche tentativo di rapina sfociato nel sangue. Resta privilegiata, nelle ipotesi degli inquirenti, quella dell'omicidio passionale. Crispi, che lascia la moglie e tre figli, non ha precedenti penali,

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