Genova: famiglia milionaria ma sconosciuta al fisco, sequestrati beni per milioni di euro
Per il fisco risultavano formalmente nullatenenti e quindi non versavano nemmeno un euro di tasse ma grazie alle indagini condotte da carabinieri e Guardia di finanza, si è scoperto che in realtà avevano nella loro disponibilità beni mobili e immobili per svariati milioni di euro. Per questo il tribunale di Genova ha convalidato la confisca preventiva del tesoro nascosto ad una famiglia di origine sinti divisa tra il capoluogo ligure e la provincia di Asti, in particolare tra il campo nomadi di Bolzaneto e una villetta bifamiliare ad Asti. Lo riporla il Secolo XIX, secondo il quale l'inchiesta coordinata dal pubblico ministero Federico Manotti, ha portato complessivamente, in diversi momenti, al sequestro di oltre 13 milioni di euro di beni a una decina di famiglie che gravitano nel campo nomadi della Valpolcevera.
Al centro delle indagini le attività della famiglia degli Alaflueur che, secondo gli inquirenti, gestivano somme nemmeno lontanamente giustificabili con la versione raccontata dai diretti interessati e cioè che quei soldi sono perlopiù i proventi in nero dell’attività di giostrai e rivenditori di rottami. Il sequestro a loro carico ha riguardato sette case, nove macchine, sei negozi e 24 conti correnti con complessivamente 2 milioni di euro di liquidità. Secondo l'inchiesta, inoltre, il gruppo familiare in passato avrebbe riportato in Italia dalla Svizzera circa 600mila euro di capitali grazie ad uno scudo fiscale. Tutti i sequestri sono avvenuti in base alla presunzione della “pericolosità sociale” delle persone colpite e sulla provenienza non giustificata di quei capitali.