Garlasco, Stefania Cappa diffamata, condannate le Iene: “Insinuarono un coinvolgimento nel delitto”

Stefania Cappa, una delle due cugine di Chiara Poggi, fu diffamata da una servizio de "Le Iene" nel quale sarebbe stato insinuato un coinvolgimento della donna nell'omicidio di Garlasco. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato per diffamazione aggravata l'autore e il conduttore di un servizio del programma tv andato in onda nel maggio 2022 dal titolo ‘Speciale Le Iene, delitto di Garlasco, la verità di Alberto Stasi'.
La sentenza, come riporta l'Ansa, è stata emessa a fine aprile dalla terza sezione penale e ha condannato i due imputati a una multa di 500 euro e a risarcire Stefania Cappa con una provvisionale di 10mila euro. Secondo l'accusa dei pm, condivisa dai giudici, il servizio avrebbe "offeso la reputazione" di Stefania Cappa "insinuando un suo coinvolgimento nell'omicidio" di Chiara Poggi.
Tutto ruota accanto al racconto di Marco Muschitta che nel 2007 disse di aver visto una ragazza con capelli biondi a caschetto, occhiali da sole scuri e scarpe bianche con una stella blu, pedalare nei pressi di via Pascoli la mattina del delitto. L'uomo aveva successivamente riconosciuto quella ragazza come Stefania Cappa prima di ritrattare tutto, scusandosi.
Secondo i giudici milanesi, le Iene infatti avevano riportato quelle dichiarazioni "accreditandole sebbene ritrattate" perché a loro dire "sarebbero state confermate da intercettazioni e altre deposizioni". Il tutto senza "riferire", scriveva la Procura, che "tali dichiarazioni erano state ritenute inutilizzabili dagli inquirenti e dai giudici", tanto che "il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio del Muschitta per calunnia".
Secondo la querela di Stefania Cappa, inoltre, nel servizio de ‘Le Iene' non era stato dato atto delle sentenze del gup di Pavia, che assolse Stasi nel primo processo, e del Tribunale di Vigevano che chiarivano, in pratica, che l'uomo fosse totalmente inattendibile come testimone.