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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, Sempio: “Con la perquisizione ho temuto l’arresto”. E spunta un suo articolo su Chiara Poggi

Gli inquirenti cercano un articolo che Andrea Sempio scrisse quando frequentava un corso di comunicazione. Lui stesso ne avrebbe parlato ai carabinieri arrivati nella sua casa di Voghera. Intanto davanti alle telecamere l’uomo indagato per l’omicidio di Chiara Poggi ammette: “Ho temuto l’arresto”.
A cura di Susanna Picone
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Andrea Sempio
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Procede velocemente l’indagine che ha portato Andrea Sempio di nuovo sotto i riflettori per il delitto di Garlasco del 2007: il 37enne, che all’epoca del delitto frequentava casa Poggi in quanto amico del fratello di Chiara, negli ultimi giorni ha subito una perquisizione in casa, c’è stata ieri l’udienza dell’incidente probatorio e già martedì verrà interrogato dai pm.

Le parole di Andrea Sempio dopo la perquisizione in casa a Voghera

La notizia dell’interrogatorio è stata anticipata ieri sera da Quarto Grado e davanti alle telecamere della trasmissione di Rete4 lo stesso Sempio ha ammesso di aver temuto l’arresto. "Ho temuto di essere arrestato. Sono stanco, ma pronto ad affrontare tutto", le parole del 37enne subito dopo la perquisizione di mercoledì scorso a Voghera. "Sono un po' provato, è stata lunga", ha detto ancora Sempio, che si è detto anche molto preoccupato per i suoi genitori, che come lui quella mattina hanno subito una perquisizione.

E oltre ai genitori, anche i nomi di due dei suoi amici sono finiti sui giornali: nessuno dei due è indagato, ma anche loro hanno ricevuto una visita da parte delle forze dell’ordine nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi.

Si cerca un articolo scritto sul delitto di Garlasco

Sempio continua a dire comunque di non essere preoccupato, neppure per quell’articolo che aveva scritto sul caso Garlasco: si tratta di un "vecchio articolo" scritto mentre a 25 anni frequentava un corso di comunicazione. Gli inquirenti sarebbero alla ricerca del testo di quell'elaborato sia sui supporti informatici finiti sotto sequestro, sia alla sede della fondazione di Pavia dove nel 2013 Sempio partecipò al corso. Sarebbe stato lo stesso Sempio a parlarne ai carabinieri, avvisandoli che avrebbero potuto trovarlo nel computer o sulle chiavette sequestrate.

Martedì l'interrogatorio di Andrea Sempio

Andrea Sempio, convocato in Procura a Pavia, comparirà martedì mattina davanti ai pm che hanno riaperto il caso dell'omicidio di Chiara Poggi. Potrà avvalersi della facoltà di non rispondere oppure decidere di volta in volta su ogni quesito. Potrebbe anche decidere di rilasciare solo dichiarazioni spontanee. I suoi avvocati non vogliono anticipare nulla della strategia difensiva.

Ieri la difesa è comparsa al Palazzo di giustizia di Pavia per l'udienza sull'incidente probatorio che detterà i tempi delle analisi per stabilire se il materiale genetico trovato sulle unghie di Chiara Poggi possa essere confrontato con quello di Sempio e se l'eventuale match possa avere validità scientifica. Intanto, rispetto anche alle ricerche nel canale di Tromello, l'avvocato Massimo Lovati ha parlato di “fumo negli occhi”.

Lì, nei pressi della vecchia casa della nonna delle gemelle Cappa, i carabinieri hanno sequestrato alcuni oggetti di interesse investigativo, tra cui pare anche la testa di una mazzetta da muratore, il manico di un’ascia e delle pinze da camino. Oggetti che dovranno essere analizzati per capire se sia possibile compiere esami per datarli o per estrarre profili genetici – ipotesi comunque remota – ed eventualmente confrontarli con le lesioni riscontrate sul corpo della vittima.

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