Garlasco, il supertestimone a Le Iene sul borsone nel canale: “Parlai già nel 2007, ho appunti dell’epoca”

A distanza di quasi 18 anni dal delitto di Garlasco, l'omicidio di Chiara Poggi, la ragazza trovata morta nella villetta della sua famiglia il 13 agosto 2007, un presunto supertestimone ha rilasciato dichiarazioni inedite.
L'uomo, che è stato chiamato con il nome fittizio di "Carlo", è stato intercettato dalla trasmissione di Italia Uno ‘Le Iene‘ e nella puntata di oggi, martedì 20 maggio, ha raccontato quello che scoprì all'epoca del delitto.
Il testimone ha spiegato all'inviato del programma, il giornalista Alessandro De Giuseppe, che, poco dopo l'omicidio, aveva incontrato in ospedale una donna di Tromello che abitava vicino alla casa della nonna materna delle gemelle Cappa, Paola e Stefania, cugine della vittima.
La donna gli riferì di aver visto una delle due, Stefania Cappa, molto agitata, intenta a entrare nella vecchia casa con un borsone il giorno del delitto. Gli disse inoltre di aver sentito il rumore di un oggetto pesante gettato nel canale vicino all'abitazione, che le gemelle non erano mai state viste lì prima e che l'episodio l'aveva colpita molto.
A chi si chiede perché l'uomo abbia deciso di parlare a distanza di quasi 20 anni dall'omicidio, lui risponde di aver voluto raccontare quanto aveva ascoltato già all'epoca ma che gli venne detto di tacere.
Si sarebbe rivolto a Gian Luigi Tizzoni, l'avvocato della famiglia Poggi, racconta ancora Carlo a Le Iene, ma il legale gli avrebbe detto che, essendoci già un'indagine aperta su Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'omicidio di Poggi, non sarebbe stato possibile aprirne un'altra sulla pista che il testimone suggeriva.
"Dissi all'avvocato della famiglia Poggi che avevo novità sulle gemelle Cappa. Ma l'avvocato mi rispose che c'era già un'indagine in corso su Stasi e che non si poteva sovrapporre un'altra pista", ha spiegato il presunto supertestimone.
Carlo a quel punto avrebbe desistito. La signora che avrebbe visto Stefania Cappa con il borsone a casa della nonna è deceduta, ma, ha detto ancora al giornalista il testimone, lui avrebbe scritto il suo racconto su un taccuino, ancora in suo possesso.
Le sue dichiarazioni, spiega la trasmissione, sono state raccolte qualche tempo fa e prima di essere mandate in onda sono state consegnate alla Procura di Pavia. In tutti questi anni però, sostiene ancora l'uomo, nessuno avrebbe mostrato la volontà di ascoltare le cose che aveva da dire.