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Gamberi richiamati dal commercio per presenza di anidride solforosa oltre i limiti: l’avviso del Ministero

Il richiamo dei gamberi è stato disposto dallo stesso produttore, in via precauzionale, perché dai risultati di un controllo è emerso che il prodotto “non è conforme a causa della presenza di ‘anidride solforosa’ in quantità superiore ai limiti di legge”.
A cura di Antonio Palma
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Il Ministero della salute ha annunciato l’immediato richiamo dal commercio di un lotto di gamberi sgusciati a causa di un rischio chimico per i consumatori dovuto alla presenza di anidride solforosa oltre i limiti di legge. Oggetto del richiamo i gamberi sgusciati e surgelati venduti confezionati a marchio Coal.

Si tratta di un alimento preparato e confezionato dalla ditta “Conserviera adriatica spa” nel proprio stabilimento di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, e venduto in vassoi surgelati da 200 grammi ciascuno. Il lotto interessato dal ritiro è quello con numero 5212 e data di scadenza fissata al 31 gennaio 2027.

Come spiega lo stesso avviso di richiamo, datato 14 ottobre e pubblicato sempre ieri sul portale del Ministero della salute dedicato agli avvisi e alle allerte alimentari, il richiamo dei gamberi è stato disposto dallo stesso produttore, in via precauzionale, perché dall’esito analitico di un controllo è emerso che il prodotto “non è conforme a causa della presenza di ‘anidride solforosa’ in quantità superiore ai limiti di legge”. Nel dettaglio, registrato un valore di 14 mg/kg rispetto a un limite di 10mg/kg.

Le confezioni interessate sono state già ritirate dai banchi frigo dei supermercati e alimentari ma per i consumatori che avessero già acquistato tale prodotto, l’avvertenza è di non consumarlo e di restituirlo al punto vendita per la sostituzione.

L'anidride solforosa è una sostanza gassosa presente in natura ma usata spesso come conservante negli alimenti e in particolare per prevenire il deterioramento, inattivare microrganismi e mantenere il colore in cibi come il pesce e i crostacei, sia freschi che congelati.

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Sempre ieri il Ministero della Salute ha comunicato anche il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di giuggiole (jojole – jujube) importate da CMFoodmarket. Il motivo indicato sull’avviso di richiamo, datato 13 ottobre, è la presenza di antiparassitari in quantità superiore ai limiti consentiti. La non conformità del prodotto è emersa nel corso di analisi svolte dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, in seguito di un campionamento all’aeroporto di Milano Malpensa. Il prodotto coinvolto è confezionato in Cina e distribuito in vaschette da 12 pezzi e appartiene al lotto DZ025912.

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