Furti in casa: oltre 2500 arrestati nel 2013, metà sono stranieri

Nel corso del 2013 oltre 2500 persone, di cui circa la metà straniere, sono state arrestate dalla polizia nell'ambito del contrasto alle rapine e ai furti in abitazione. Sono questi infatti i dati forniti oggi dalla Polizia di Stato che ha reso noto i risultati di un vasto progetto investigativo realizzato l'anno scorso su tutto il territorio nazionale e denominato "HOME 2013". Il progetto, messo in atto dal Servizio Centrale Operativo e dalle Squadre Mobili locali, in particolare si è focalizzato nel contrasto alle bande criminali specializzate proprio in rapine e furti in abitazione. Grazie all'azione investigava e ai blitz coordinati dalla Direzione Centrale Anticrimine della polizia, nel corso del 2013 è stato possibile arrestare 2563 persone ritenute responsabili degli assalti a case e ville, e accusati anche dei reati connessi tra i quali associazione per delinquere, rapina, ricettazione, porto illegale di armi, furto e lesioni personali. L'azione degli agenti impegnati nell'operazione anticrimine oltre agli arresti ha portato anche al sequestro di centinaia di armi fuoco impiegate dai malviventi e al recupero di numerosa refurtiva in mano alle bande.
Le bande più agguerrite sono di matrice albanese – Come hanno spiegato dalla polizia, circa la metà delle persone arrestate o denunciate in stato di libertà, dagli organismi investigativi nel corso del 2013 sono cittadini stranieri. In particolare gli investigatori evidenziano che tra le organizzazioni criminali di origine straniera specializzate nelle rapine in abitazione, quelle più agguerrite sono di matrice albanese, che spesso hanno portato a termine le azioni criminali con l'uso della violenza. Altre bande criminali molto attive sono quelle di matrice rumena e georgiana. In particolare queste ultime secondo la polizia in alcune occasioni hanno evidenziato caratteristiche simili a quelle dei clan mafiosi.