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Foggia, filmano sesso con prete e lo ricattano: “Dacci 20mila euro o mandiamo il video alle tv”

A Foggia sono indagati per estorsione due ragazzi che avevano filmato i rapporti sessuali avuti da uno dei due con un prete. L’avevano minacciato di diffondere il video alle tv e non gli avesse consegnato 20mila euro. Il sacerdote, dopo aver dato ai giovani parte della somma per paura dello scandalo, ha poi denunciato il fatto ai carabinieri. “Il mio assistito, affetto da gravi problemi psichici è stato raggirato dal prete”, ha dichiarato la legale del ragazzo coinvolto nei rapporti con l’uomo.
A cura di Daniela Brucalossi
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Ripetuti rapporti sessuali tra un prete della Caritas di Foggia e un 39enne affetto da un grave disturbo psichico sarebbero stati filmati da quest’ultimo a scopo di estorsione. Il ragazzo avrebbe agito sotto consiglio di un amico, sempre di 39 anni, che avrebbe poi ricattato il sacerdote, minacciandolo di diffondere il video alle televisioni se non gli avesse consegnato 20mila euro. I fatti, risalenti a un periodo compreso tra dicembre 2017 e marzo 2018, sono stati denunciati dal prete ai carabinieri qualche mese fa. Nella giornata di ieri, la Procura di Foggia ha notificato ai due giovani l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, accusandoli di estorsione aggravata nei confronti dell’uomo.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, per timore dello scandalo, il sacerdote avrebbe inizialmente corrisposto parte della somma in più tranche ai presunti ricattatori, consegnando 11500 euro. Dopo qualche mese, esasperato, ha quindi sporto denuncia ai carabinieri.  Essendo arrivata la notifica di fine indagine ai due indagati, è quasi sicuro che la vicenda si concluderà con un processo.

Non si è fatta attendere la replica dell’avvocatessa Maria Morelli, difensore del ragazzo che avrebbe avuto rapporti sessuali con il prete: “Attualmente è ancora tutto da provare, ma non è assolutamente da escludere che la vittima in questa vicenda sia proprio il mio assistito, affetto da un grave disturbo psichico. Il ragazzo potrebbe essere infatti stato facilmente raggirato”.
Anche il difensore dell’altro 39enne, l’avvocato Michele Sondrio, ha risposto pubblicamente alle accuse contro il suo cliente: “Sono certo che si tratta di una clamorosa mistificazione della realtà contro il mio assistito, il quale non ha commesso alcuna estorsione e anzi ha fatto tutto il possibile per risolvere la questione senza danneggiare il sacerdote e cercando allo stesso tempo anche di tutelare il suo amico, che era stato in qualche modo soggiogato.”.

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