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Firenze, carabinieri indagati per stupro: “Tracce biologiche dove vivono ragazze”

Dalle telecamere di sicurezza emergerebbe che l’auto dei carabinieri avrebbe sostato per circa 20 minuti davanti allo stabile nel centro storico di Firenze dove vivono le due studentesse americane. Due militari dell’Arma risultano indagati per stupro.
A cura di Davide Falcioni
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Le due ragazze statunitensi che ieri hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri in servizio a Firenze, hanno confermato i loro racconti. Ieri sera gli inquirenti avevano deciso di risentirle per verificare alcuni punti delle testimonianze alla polizia. Le studentesse, ascoltate separatamente, avrebbero confermato le loro accuse e fornito una versione non contraddittoria, al momento al vaglio degli investigatori, concorde con quella data in prima istanza. I due militari accusati non sarebbero ancora stati ascoltati.

I reperti della polizia scientifica nello stabile dove vivono le presunte vittime confermerebbero la presenza di tracce biologiche compatibili con un rapporto sessuale che sarebbe avvenuto nell'androne del palazzo. Inoltre, dalle telecamere di sicurezza emergerebbe che l'auto dei carabinieri avrebbe sostato per circa 20 minuti davanti allo stabile nel centro storico del capoluogo toscano.

Oltre ad ascoltare i racconti delle due giovani gli inquirenti ieri hanno guardato i video registrati dalle telecamere della zona con lo scopo di ricostruire il più dettagliatamente possibile i movimenti delle presunte vittime. Quel che è certo è che la Procura di Firenze ritiene fondate le testimonianze fornite e che i due militari accusati sono ora indagati per stupro.

Il racconto: "Abusate in casa e nell'androne del palazzo"

Ieri mattina le due studentesse, entrambe ventunenni, si sono recate negli uffici della Squadra Mobile di via Zara ed hanno denunciato di essere state violentate da due carabinieri mercoledì notte: le ragazze avevano trascorso la serata al Flo viale Michelangelo ed erano uscite alle 4. Stavano cercando invano un taxi quando due militari in divisa, che con l'auto di servizio erano stati inviati al Flo' con altre due pattuglie per sedare una rissa, hanno scambiato qualche battuta con le due. Vedendo che una barcollava, si sono offerti di accompagnarle a casa. Che le due donne siano entrate nella vettura sarebbe confermato anche da alcuni video ripresi da telecamere della zona.

Una volta arrivati a destinazione, i militari avrebbero accompagnato in casa le due ragazze, non prima di avvisare la centrale che si sarebbero fermati per un controllo. A questo punto, secondo la versione riferita dalle due 21enni, una sarebbe stata violentata nell'atrio del palazzo mentre l'altra all'interno dell'appartamento. Non risulta che siano state udite grida di aiuto. Poche ore più tardi le due studentesse però hanno telefonato alla questura raccontando in lacrime di essere state abusate da uomini in divisa. Un'ambulanza del 118, accompagnata da una volante della polizia, le ha condotte al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, da cui sono state indirizzate a Torregalli, dove c'è un reparto di ginecologia e dove è stato attivato il codice rosa, il percorso predisposto nei casi di violenze su soggetti deboli. Poi le studentesse sono state accompagnate di nuovo a Santa Maria Nuova. Entrambe dono sembrate molto provate psicologicamente. La visita non ha rilevato segni esterni di violenze, a parte un arrossamento sul collo di una di loro, ma è certo che le due hanno avuto di recente rapporti sessuali.

La Procura di Firenze ha aperto un'inchiesta mentre gli abiti delle giovani sono stati sequestrati per essere analizzati. In attesa che venga fatta chiarezza, la posizione dei due carabinieri sembra complicarsi di ora in ora. Anche in caso di un rapporto consenziente, infatti, i due militari avrebbero compiuto un grave illecito disciplinare.

Dipartimento di Stato USA: "Prendiamo le accuse molto seriamente"

Intanto il console generale statunitense a Firenze, Benjamin Wohlauer, si è recato stamattina presso il comando provinciale dei carabinieri del capoluogo toscano, su invito degli stessi militari. Dal comando provinciale di Firenze si rende noto che il console è stato rassicurato circa la massima "trasparenza, rigore e sforzo dell’Arma per arrivare alla verità". Durante l’incontro è stata inoltre sottolineata da parte dei carabinieri la volontà "di rassicurare tutti i cittadini stranieri che l’Arma è a fianco alla gente da sempre e continuerà ad esserlo. Questo episodio — è stato precisato —, non deve minare l’impegno di donne e uomini che ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per i cittadini". Il Dipartimento di Stato statunitense all'Ansa ha nel frattempo detto: "Prendiamo queste accuse molto seriamente".

Dopo la denuncia delle due ragazze, il console generale Usa a Firenze, Benjamin Wohlauer, ha incontrato il questore di Firenze Alberto Intini. Il colloquio tra il diplomatico ed il questore è durato poco meno di un'ora e il console ha lasciato la questura senza fare dichiarazioni.

"Gli accertamenti sono ancora in corso, ma risulta una qualche fondatezza rispetto alle accuse che vengono mosse". Lo ha detto a Milano il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sulla presunta violenza subita dalle due ragazze. "Si tratterebbe – ha aggiunto il ministro -, di un episodio gravissimo. Lo stupro è sempre grave, ma è di gravità inaudita se commesso da carabinieri in uniforme".

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