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3 Maggio 2014
19:34

Finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli con le pistole? Ora dovete fermare tutto

La partita di Roma non è nemmeno iniziata e già ci sono episodi gravissimi di violenza. Al di là della dinamica e delle responsabilità, c’è bisogno di un gesto forte. Fermare tutto e rimandare tutti a casa: non è più una festa dello sport, è solo follia.
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Sono le 19.30: in questo momento non sappiamo cosa sia esattamente accaduto intorno allo stadio Olimpico a Roma, lì dove l'attesa della finale della Coppa Italia di calcio tra Napoli e Fiorentina sta diventando un far west a suon di colpi di pistola. Sappiamo che c'è un tifoso rimasto ferito da un colpo di pistola al petto,  a Tor di Quinto, in circostanze ancora tutte da chiarire (l'aggiornamento delle 20.30 riferisce di "cause occasionali", non legate ad uno scontro fra supporter ma l'episodio non è chiaro), dove si sono concentrati i napoletani. Sappiamo tuttavia per certo che ultras di opposte fazioni si sono fronteggiati con lanci di oggetti e poi si sono fronteggiati con le forze dell'ordine che hanno risposto con cariche.  Sappiamo una cosa: che questo schifo, questa follia, al di là delle responsabilità, va cessata con scelte forti, radicali. Bisognerebbe mandarli tutti a casa, subito. Niente biglietti. Niente rimborsi, niente coppa, niente festa di sport. È finita nel sangue: ora c'è bisogno di fermare tutto. Poi si chiariranno le dinamiche. Ma ora fermate tutto. Punto e basta.

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Giornalista professionista, capo servizio di Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha un podcast e una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri Il Casalese (Edizioni Cento Autori, 2011); Novantadue (Castelvecchi, 2012), Le mani nella città e L'Invisibile (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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