Ferrara, sindaco rinuncia all’indennità di 25mila euro: “Faccio politica solo per passione”

Per ben quattro anni ha ricevuto uno stipendio da sindaco di 350 euro inferiore a quanto gli spettasse: dopo essersene accorto, tuttavia, ha rifiutato un conguaglio di quasi 25mila euro, cifra decisamente alta che tuttavia avrebbe pesato non poco per le casse del comune che amministra, Masi Torello, 2mila cittadini in provincia di Ferrara: "A me pare una cosa normalissima, non ci ho pensato nemmeno per un secondo, e così hanno fatto le due assessore della mia mini-giunta", ha spiegato il primo cittadino Riccardo Bizzarri a Repubblica. "I dipendenti erano davvero imbarazzati quando mi hanno comunicato che i conti erano stati sbagliati".
Riccardo Bizzarri è stato eletto sindaco nel 2014: "Lo faccio per hobby e per passione, così come le due assessore che mi accompagnano in questa avventura e che ringrazio perché mi aiutano a fare questo lavoro. Qui nessuno mi chiama ‘sindaco', ci si dà del tu, se c'è un problema si suona il campanello dell'amministratore. Io ho scelto di non ricevere quel conguaglio perché i miei cittadini se lo meritano, e credo che chiunque, anche l'ultimo di loro avrebbe fatto la stessa scelta". Il sindaco di Masi Torello non nasconde di aver preso ispirazione da un grande personaggio internazionale, quel Pepe Mujica – ex presidente dell'Uruguay – che ha avuto persino l'onore di ospitare a casa nel novembre di due anni fa, quando il sudamericano prese parte a un tour di una settimana in Italia.
La vicenda del sindaco emiliano ricorda quella che vi raccontammo alcuni anni fa di Mauro Riccioni, sindaco di Gagliole, in provincia di Macerata, che ha rinunciato alla sua indennità per donare quei soldi alla mensa dell'asilo della sua piccola città e per garantire assistenza di qualità ai suoi concittadini più anziani. Oggi Riccioni è ancora alla guida di Gagliole e si è candidato, nelle liste della Camera, per il Partito Comunista.