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“Ero piccolo, inventai tutto”. Parla Davide, da cui scoppiò il Caso Veleno: 16 bimbi furono tolti ai genitori

Parla il ‘bambino zero’ dell’inchiesta sui ‘Diavoli della Bassa Modenese’ che ha ispirato la docu-serie ‘Veleno’ su Amazon Prime: “Colloqui anche di 8 ore. Non smettevano finché non dicevo quello che volevano loro. Avevo anche paura che, se non li avessi accontentati, sarei stato abbandonato dalla mia nuova famiglia, e così inventai tutto: per colpa mia 16 bambini sono stati tolti alle famiglie per abusi sessuali”.
A cura di Biagio Chiariello
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Era il 1998 quando le forze dell’ordine bussarono alla porta di alcune famiglie della Bassa modenese e portarono via 16 bambini. I genitori e altri parenti furono denunciati o arrestati per abusi sessuali sui figli. Tutto partì dai racconto del ’bambino zero’, Davide, agli assistenti sociali che seguivano la sua famiglia. Il piccolo raccontò di riti satanici nel cimitero di Massa, bambini uccisi, abusi sessuali. Alcuni furono condannati e scontarono le pene in carcere. C’è chi, come Federico Scotta si è fatto 11 anni di carcere e solo di recente ha potuto riabbracciare suo figlio. Ebbene, erano tutte invenzioni: lo ha rivelato lo stesso Davide, che oggi ha 31 anni, a Repubblica: “Né abusi né riti satanici, 16 bimbi tolti ai genitori per le mie accuse inventate. Ora ho trovato il coraggio di dire la verità”.

Dell’inchiesta sui “Diavoli della Bassa Modenese” si è occupato Paolo Trincia col podcast Veleno, pubblicato nel 2017 da Repubblica. Sulla vicenda è stata realizzata anche una recente docu-serie per Amazon Prime. Davide (che viene chiamato ‘Dario' nell'inchiesta) era un bambino dato in affido a un’altra famiglia perché, dice: "i miei genitori erano poveri", ma di frequente il bambino tornava dalla sua famiglia naturale, come prevedeva la prassi:

Un giorno vidi che la mia mamma naturale molto triste e quando tornai nella casa della mia famiglia affidataria ero cupo anche io. La donna che poi divenne la mia madre adottiva si convinse che venivo maltrattato dai miei genitori naturali. E così iniziarono i colloqui con i servizi sociali. Mi tenevano anche 8 ore”.

Davide prosegue:

La psicologa e gli assistenti sociali mi martellavano fino a quando non dicevo quello che volevano sentirsi dire. Io avevo anche paura che, se non li avessi accontentati, sarei stato abbandonato dalla mia nuova famiglia, e così inventai. Inventai tutto. Abusi e cimiteri, violenze e riti satanici”.

Ai suoi racconti si sono poi aggiunti quelli degli altri bambini che hanno allargato le accuse ad altre persone. "Mi dicevano che ero coraggioso" nell’aver salvato tutti quei bambini dalle loro famiglie: "Ma io non avevo salvato proprio nessuno. Mi sono sentito morire dentro". La madre adottiva lo aveva portato in cura dallo psicologo Claudio Foti a Bibbiano, un nome che tornerà centrale nell’inchiesta Angeli e Demoni: "Anche lui ha provato a farmi dire che avevo subito abusi – dice Davide – E di stare lontano dai giornalisti".

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