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Covid 19

Emergenza Covid a Bologna, il sindaco Merola: “Ospedali in difficoltà, contagi crescono ancora”

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, fotografa a Fanpage.it la situazione nella città emiliana a meno di una settimana dalla zona rossa: “Bisogna limitare il più possibile la circolazione delle persone. Il picco dei ricoveri è previsto per questa settimana, tra il 10 e l’11 marzo, mentre i casi continuano ad aumentare. Bisogna accelerare con i vaccini. Chiediamo a tutti un ulteriore sforzo sperando che sia l’ultimo”.
A cura di Ida Artiaco
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"Bisogna limitare il più possibile la circolazione delle persone. Il picco dei ricoveri è previsto per questa settimana, tra il 10 e l'11 marzo, mentre i casi sono sempre intorno ai mille al giorno. Non è assolutamente il momento di rilassarsi". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, fotografa a Fanpage.it la situazione nella sua città, che dalla scorsa settimana si trova in zona rossa dopo l'impennata di contagi che si sono registrati nel capoluogo emiliano e la conseguente pressione sulle strutture ospedaliere, sempre più in affanno. Sono infatti mille i pazienti Covid ricoverati, a cui si aggiungono circa 8.500 persone che vengono seguite a domicilio dall'Ausl. L'unica via d'uscita da questo nuovo incubo è per il primo cittadino accelerare la campagna di vaccinazione.

Sindaco Merola, come sta reagendo la città a meno di una settimana dalla zona rossa?

Devo dire che i cittadini stanno collaborando. Penso ad esempio alla situazione nei parchi pubblici, dove grazie ad alcuni interventi siamo riusciti ad evitare assembramenti. Purtroppo continuiamo ad avere ancora molti contagi, circa 900 al giorno, solo ieri ne sono stati 970, e le nostre strutture ospedaliere sono in difficoltà. Con l'arrivo dei pazienti Covid non si riescono a garantire le altre prestazioni, se non quelle d'urgenza. Per questo è necessario ancora limitare quanto più possibile la circolazione delle persone e accelerare con la distribuzione dei vaccini. A tal proposito ne approfitto per annunciare che dal prossimo 11 marzo nel nostro hub allestito presso la Fiera di Bologna verranno vaccinati i nostri agenti di polizia locale con il siero AstraZeneca. Invito tutti coloro che possono a partecipare".

Quando è previsto il picco dei ricoveri?

L'Ausl ha chiesto all'Università di effettuare uno studio, secondo il quale raggiungeremo il picco dei ricoveri entro questa settimana, tra il 10 e l'11 marzo. Noi abbiamo un problema di personale, che manca, più che di strutture. Io ho preso la decisione della zona rossa perché spetta al sindaco. Mi sono preso questa responsabilità sulla base dei dati che gli esperti ci hanno presentato. E devo dire che aver anticipato la richiesta di zona rossa è servito, anche vedendo quello che sta succedendo nel resto d'Italia.

Secondo lei a cosa è dovuta questa risalita della curva dei contagi?

Sicuramente la circolazione delle varianti ha avuto il suo impatto. Inoltre, credo che un po' tutti siamo stanchi di questa situazione, non ne possiamo più. C'è stato un rilassamento generale, che ho osservato anche qui a Bologna, soprattutto nei luoghi dove si pensava si fosse più al sicuro, come in famiglia. La chiusura delle scuole, ad esempio, è stata decisa non tanto per i focolai che sono scoppiati direttamente nell'ambiente scolastico, che pure ci sono stati, quanto perché i ragazzi tornano a casa ed è lì che trasmettono il virus.

Quale è la sua previsione per Bologna e per l'Italia? 

La zona rossa qui sarà in vigore fino al 21 marzo. Sono obbligato ad essere ottimista, per questo continuo a chiedere la collaborazione dei cittadini. I controlli da parte delle forze dell'ordine sono costanti, solo nell'ultima settimana dall'1 all'8 marzo la polizia locale ha controllato più di 1700 persone e 611 attività commerciali. Non posso chiedere loro di fare di più. Purtroppo non è il momento di rilassarsi, abbiamo il dovere di agire per salvaguardare la salute di tutti. La questione di fondo è premere il piede sull'acceleratore della campagna vaccinale: solo in questo modo potremo uscire da questa situazione. Chiediamo a tutti un ulteriore sforzo sperando che sia l'ultimo.

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