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Elia Del Grande, indagata la compagna Rossella Piras: lo avrebbe aiutato a fuggire dalla casa-lavoro

Rossella Piras, compagna di Elia Del Grande, autore della strage dei fornai evaso e poi arrestato nei giorni a Cadrezzate, risulta indagata dalla Procura di Varese: avrebbe aiutato l’uomo a fuggire a fine ottobre dalla casa-lavoro dove si trovava.
A cura di Ida Artiaco
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Avrebbe aiutato Elia Del Grande, 49enne autore della cosiddetta "strage dei fornai" del 1998, a fuggire alla fine dello scorso mese di ottobre dalla casa-lavoro di Castelgrande (Modena) dove si trovava dopo aver scontato 25 dei 30 anni di carcere a cui era stato condannato per aver ucciso madre, padre e fratello. Per questo la compagna di quest'ultimo, Rossella Piras, risulta ora indagata.

L'iscrizione di Piras nel registro degli indagati emerge da un decreto di perquisizione eseguito dai carabinieri di Varese. La donna, 57 anni e originaria di Olbia, è assistita dall'avvocato Massimiliano Carnelli, nominato d'ufficio, che dovrà visionare il fascicolo.

Al momento, sono due i fascicoli d'inchiesta aperti per chiarire chi abbia aiutato Del Grande ad evadere dalla struttura modenese: uno proprio a Modena, l'altro a Varese. Quest'ultima ha iscritto Piras nel registro degli indagati. Per gli inquirenti è improbabile che l'uomo da solo sia riuscito a scappare, a raggiungere la provincia di Varese dall'Emilia e a restare nei boschi per quasi due settimane, prima di essere individuato ed arrestato a Cadrezzate nelle scorse ore, proprio nel luogo in cui si consumò la strage dei fornai.

Del Grande ha sempre affermato di aver escogitato e messo a segno la fuga senza l'aiuto di nessuno, se non di un tassista. È quanto ha anche raccontato in una telefonata alla trasmissione Le Iene di Italia 1 andata in onda la scorsa settimana. "Quella sera (il 30 ottobre intorno alle 18, ndr) ho deciso di andarmene. Pioveva. C'era una fitta nebbia, ho pensato che le telecamere avrebbero faticato a vedermi. Ho annodato alcuni metri di filo elettrico e mi sono calato dalle mura. Lei non mi ha aiutato, non è così. Anzi, se andiamo a vedere mi ha aiutato un tassista, ecco".

La donna già nel 201 aiutò Elia Del Grande a organizzare l’evasione dal carcere di Pavia, dove allora era detenuto. Lui fu bloccato prima e per quell’iniziativa la coppia fu condannata a 8 mesi di reclusione per Del Grande, 5 mesi per Piras.

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