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È morto il filosofo Remo Bodei, aveva 81 anni

Il filosofo e professore universitario Remo Bodei si è spento nella sua casa di Pisa dove da alcuni mesi si era ritirato dopo un improvviso malore che lo aveva costretto a vita privata e a dover rinunciare proprio al suo amato Festivalfilosofia di Modena di cui era creatore e Presidente del Comitato Scientifico.
A cura di Antonio Palma
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Remo Bodei (foto E. Baracchi, S. Campanini)
Remo Bodei (foto E. Baracchi, S. Campanini)

È morto nelle scorse ore all'età di 81 anni il filosofo Remo Bodei, professore di Filosofia alla University of California di Los Angeles e uno dei grandi maestri della scuola italiana. Bodei, che aveva insegnato anche alla Normale di Pisa e nelle più importanti università del mondo, si è spento proprio nella sua abitazione della città toscana. Nato a Cagliari il 3 agosto 1938, proprio alla Scuola Normale Superiore di Pisa Bodei aveva intrapreso la sua carriera universitarie accademica dopo i primi studi a Roma. Una carriera che lo aveva portato in tutto il mondo: da Cambridge a Los Angeles passando  per New York ed Heidelberg. In Germania dove ha avuto con maestri di altissimo livello come Ernst Bloch e Karl Löwith, aveva approfondito la filosofia tedesca, curando anche le opere italiane di Hegel e Adorno.

Un impegno e un attivismo che però andava anche oltre la filosofia visto che Bodei spaziava in molti altri settori del sapere, tra cui la musica, la poesia e l’estetica arrivando a far parte dell’advisory board internazionale dell’Istituto europeo di design. Numerose anche le sue pubblicazioni iniziate nel 1975 con il libro "Sistema ed epoca in Hegel" e concluse col suo libro più recente, uscito a settembre, col titolo "Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, intelligenza artificiale". Remo Bodei però aveva anche una notevole capacità di parlare di filosofia e massimi sistemi al grande pubblico. A lui infatti si deve il Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, un appuntamento fortemente voluto per far uscire i professori dalle università e che era diventato per lui ormai un evento imprescindibile. Il filosofo da alcuni mesi però aveva dovuto ritirarsi a vita privata dopo essersi gravemente ammalato tanto da dover rinunciare  proprio al suo amato Festivalfilosofia di Modena di cui era creatore e Presidente del Comitato Scientifico.

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