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Droga e lusso coi soldi dei fedeli, Don Euro ha ottenuto la seminfermità mentale e vuole l’assoluzione

Per gli avvocati, l’ex parroco Luca Morini “è una vittima di tutta questa vicenda”. Per la procura è colpevole e va condannato a otto anni e 6 mesi di reclusione.
A cura di Antonio Palma
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Dopo aver richiesto e ottenuto la semi infermità mentale per il loro assistito, ora i difensori di don Euro, al secolo Luca Morini, hanno richiesto anche l'assoluzione piena dalle accuse che vengono mosse all'ex parroco della diocesi di Massa, finito al centro di uno scandalo per la sua partecipazione a festini con escort gay, droga e vita di lusso a spese dei parrocchiani che elargivano denaro credendo servissero per opere di bene. "E’ una vittima di tutta questa vicenda" hanno dichiarato gli avvocati nell'arringa difensiva che ha chiuso il processo contro Morini in attesa della sentenza definitiva che arriverà ai primi di febbraio del prossimo anno. Il collegio presieduto dal giudice Ermanno De Mattia, come riportato oggi dall'edizione locale de La Nazione, infatti ha rinviato il processo al 2 febbraio, per le repliche.

Per Don Euro che è alla sbarra per i reati di estorsione, autoriciclaggio, detenzione di droga e sostituzione di persona, la Procura di Massa Carrara, che sostiene l'accusa, ha chiesto invece otto anni e 6 mesi di reclusione confermando l'impianto accusatorio emerso dalle indagini a carico dell'ex sacerdote. Ricostruendo in aula la vicenda dell'allora sacerdote, ribattezzato dagli stessi parrocchiani Don Euro per le frequenti richieste di somme di denaro per aiutare la Chiesa, la pm Giulia Giancola ha ribadito che è chiara la responsabilità dell'imputato sia per il reato di estorsione nei confronti del vescovo e di uno dei ragazzi che frequentava, sia per il reato di autoriciclaggio per l’acquisto di diamanti. A Don Euro infine contestato anche il reato di sostituzione di persona in quanto spesso si spacciava come magistrato e medico davanti ai ragazzi che frequentava ostentando soldi e lusso. Chiesta l'assoluzione invece per l'uso e la cessione di droga.

Lo scandalo che ha travolto Luca Morini  scoppiò quando un giovane che frequentava svelò a diverse testate giornalistiche di aver avuto spesso rapporti sessuali con il parroco in festini a base di droga e alcol in cui si spacciava per altra persona. Da quel momento in tanti hanno denunciato di aver sovvenzionato per anni quel sacerdote che chiedeva continuamente e "in maniera insistente" offerte in denaro, fino all'arrivo della magistratura e a processo in corso.

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