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Dimartino: “Sanremo 2014? Perché no, è il momento della scena siciliana”

Antonio Di Martino, fondatore e frontman della band che ha da poco rilasciato il nuovo EP “Non vengo più mamma”, è ospite della quarta puntata di Fanpage Town, che si apre con “Maledetto Autunno” e si chiude con “Io non parlo mai”, entrambe in acustico.
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"Sarebbe bello non lasciarsi mai ma abbandonarsi ogni tanto è utile" è stato uno dei dischi più belli del 2012, adesso i Dimartino sono tornati (ma non sono mai andati via, visto il lungo tour tuttora in corso) con un nuovo lavoro. "Non vengo più mamma" è il nuovo EP, uscito il 17 giugno in vinile 12″ e in digitale, con 6 brani accompagnati da un fumetto, realizzato da Igor Scalisi Palmentieri, soggetto e dialoghi dello stesso Antonio Di Martino. Ed è proprio al frontman della band che è dedicata la quarta puntata della seconda stagione di Fanpage Town, che si apre con "Maledetto Autunno" e si chiude con "Io non parlo mai", entrambe in acustico e tratte proprio dal secondo album del cantautore di Misilmeri.

"Ma non mi sento un cantautore". I lavori di Dimartino colpiscono all'istante per la forza e la bellezza, scaturita da un uso delle parole non comune, mai banale e, nonostante questo, Antonio ci rivela di non avere ancora scelto di "fare il cantautore":

Non ho ancora scelto di fare il cantautore, è una scelta che non è definitiva. Mi piace questa cosa. Perché nel momento in cui gli do una forma del genere, ufficiale, sono convinto che non lo farei più. Quindi diciamo che ci sto solo provando.

Perché "Non vengo più mamma" è uscito anche in vinile?

Un disco in vinile? Perché mi piace il fatto che la musica si possa ancora toccare, è bello lo sforzo che deve fare l'ascoltatore, quello di prendere il vinile, inserirlo in un giradischi ed ascoltarlo. Ed è un lavoro diverso dalle cose che ho fatto, negli ultimi tempi mi sono appassionato di elettronica e ho voluto portarne un po' in questa cosa. Le facciate del vinile comprendono un fumetto (le tavole sono realizzate da Igor Scalisi Palmentieri, ndr) che parla del suicidio di due ragazzi, che avviene tramite un kit per la morte dolce. E' una cosa che esiste realmente, se vai su internet, lo trovi facilmente e costa solo 37 euro. Questa cosa mi è sembrata assurda e ci ho voluto scrivere una storia.

Un vento nuovo dalla Sicilia, terra che ha regalato grandissimi artisti, di decennio in decennio e che adesso, con Dimartino e Colapesce a fare da capofila, si appresta a fare da punto di riferimento per un nuovo cantautorato. Tra mood nostalgici e paesaggistici, tra riferimenti letterari ai grandi autori di casa propria e ai miti degli anni Ottanta visti dagli occhi di un bambino, ecco le colonne sonore del nostro quotidiano.

La geografia è destino, per cui, si, influenza il tuo modo di scrivere, la tua visione del mondo. C'è questa scena fiorente in Sicilia, perché adesso ci sono una serie di cose che hanno bisogno di uscire. La musica cantautoriale, ovviamente non l'abbiamo fatta in Sicilia, ma in altre grandi città. Che qualcosa stia venendo adesso dalla Sicilia, è positivo, magari è davvero il momento dei siciliani.

"Sanremo? Perché no". Antonio Di Martino non è di quelli che snobbano il Festival di Sanremo, riconoscendone la grande cassa di risonanza, nonostante negli anni alternato buone proposte a cose davvero pessime.

Non ho mai mandato pezzi a Sanremo, ma non sono di quelli che fanno gli snob. L'ho sempre guardato con interesse, negli anni Novanta ho imparato tante cose dai gruppi che sono andati a Sanremo. Nel bene e nel male è stato lo specchio della musica italiana, forse ultimamente più nel male, ma in passato lo è stato. E' una cassa di risonanza incredibile per la musica italiana, perché io che faccio musica italiana dovrei snobbarlo?

Canzoni pervase di poesia e sogno, una ricerca musicale attenta e godibile, fanno dei Dimartino, una delle band candidate a tracciare i punti di riferimento per gli ascolti di oggi e di domani.

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