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Opinioni

Dall’inchiesta Mafia Capitale più dubbi che risposte. Quali pezzi mancano all’appello?

La fonte che ha permesso a Fanpage di anticipare, già a settembre, gli arresti di questi giorni rilascia un’intervista esclusiva ai nostri microfoni. Rivela il nome del quinto re di Roma ma anche che Carminati e i suoi uomini sapevano da tempo che sarebbero stati arrestati.
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Una fonte riservata, la stessa che l’undici settembre scorso ci consentì di anticipare la “tempesta perfetta” che stava per abbattersi su Roma, si è seduta davanti alle nostre telecamere per raccontare cosa succederà ora che questa prima fase d’inchiesta si è conclusa. Ma soprattutto, ora che della tempesta annunciata non è rimasta che una pioggia estiva, è giunto il momento di chiedersi perché è stato spazzato via solo il livello più superficiale delle malavita romana, quello più esposto. Quello che sapeva di essere al centro dell’inchiesta di Pignatone. Un livello criminale che ha resistito (e resisterà?) agli scossoni giudiziari che l’hanno colpito negli ultimi trent’anni: Carminati e suoi sono la manodopera necessaria, sono la “terra di mezzo” che serve a chi sta sopra. Un “mondo di mezzo” capace di sopravvivere grazie agli appoggi politici trasversali – come ci rivela la nostra fonte – e che è che solo la punta dell’iceberg di un legame più profondo tra impresa e criminalità. Un legame che non possiamo credere si limiti ad appalti per qualche decina di milioni d’euro.

Se a Roma, come viene detto nel video, passano tutte le mafie, non è credibile che tutto questo polverone si sia alzato solo per quella più debole. Dove sono i legami politica-ndrangheta? A che punto sono le inchieste sulle opere realizzate dal Giubileo in poi?

Al grande sacco di Roma hanno partecipato in tanti eppure oggi sembra che solo Carminati e la sua banda di mezzi faccendieri abbiamo lucrato dalla corruzione. Mancano dei pezzi. Mancano dei pezzi criminali (le altre mafie), mancano dei pezzi politici (le precedenti amministrazioni), mancano dei pezzi di Stato e di informazione: perché quel blitz così eccessivo se tutti sapevano? Ma sopratutto, se Carminati sapeva, perché non è scomparso?

Un’inchiesta in cui ci sono più domande che risposte porta con sé dei dubbi. Dubbi che resistono nonostante l’abbia condotta uno dei migliori PM d’Italia. Un uomo serio, integerrimo, del quale non c’è che da fidarsi. Un’inchiesta che ha colpito solo quel mondo di mezzo ma non ha scalfito chi sta sopra. Un’inchiesta che non ha toccato il Quinto Re di Roma – come lo chiama la nostra fonte – . Un’inchiesta che ha solo sfiorato le amministrazione che hanno preceduto la breve parentesi Alemanno. Come se Carminati fosse stato tirato fuori dall’armadio solo ed esclusivamente negli anni in cui ha amministrato la destra.

Le domande sono tante, troppe. La nostre fonte parla di altri arresti, di altri nomi. Parla di un nuovo sistema che deve soppiantare quello appena spazzato via. Chi è il nuovo? E chi manca all’appello dell’inchiesta di Pignatone?

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Ex direttore d'AgoraVox, già professore di Brand Strategy e Comunicazione Pubblicitaria Internazionale presso  GES -  Grandes Écoles Spécialisées di Parigi. Ex Direttore di Fanpage.it, oggi Direttore di Deepinto.
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