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Crollo ponte Morandi a Genova

Crollo ponte Genova, i nomi delle persone che sapevano che il viadotto era a rischio

Chi sapeva delle criticità del ponte Morandi di Genova prima del crollo del 14 agosto scorso? La Procura del capoluogo ligure ha reso noto di aver ricevuto una lista di almeno 25 nomi in cui compaiono dirigenti di Autostrade per l’Italia e Spea, funzionari del MIT e esponenti del governo locale. Tuttavia, ancora nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati.
A cura di Ida Artiaco
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Dirigenti di Autostrade per l'Italia, esponenti del Ministero dei Trasporti e funzionari e responsabili locali della Regione Liguria. È stato reso noto nelle scorse ore un elenco con i nomi di almeno 25 persone che sapevano dei rischi e delle criticità legate al ponte Morandi di Genova, crollato lo scorso 14 agosto provocando 43 vittime. Nessuno risulta ancora iscritto nel registro degli indagati, ma in Procura, nel capoluogo ligure, è arrivato un documento che sta passando al vaglio degli inquirenti e che potrebbe dare una svolta alle indagini sul disastro del viadotto Polcevera. Intanto gli investigatori della squadra mobile hanno depositato ai magistrati anche una lunga lista di soggetti ritenuti parti offese. Si tratta di 145 persone, tra familiari delle vittime e feriti, che potranno costituirsi parte civile al processo che potrebbe partire già in autunno. Questo numero potrebbe aumentare nel caso dovessero essere ammessi anche i danneggiati e gli sfollati.

Dirigenti di Autostrade a Spea

Tra i nominativi inseriti nella lista depositata dal primo gruppo della Guardia di finanza di Genova, al comando del colonnello Ivano Bixio, spiccano in particolare il presidente del Cda di Aspi Fabio Cerchiai, l'amministratore delegato Giovanni Castellucci, il direttore centrale operation Paolo Berti, il direttore del primo tronco di Genova Stefano Merigliani e il direttore di manutenzione degli interventi Michele Donferri. Nel mirino anche Spea, la controllata del gruppo Atlantia, che si è occupata della sorveglianza e delle verifiche sulla struttura collassata: l'ad Antonio Galatà, Massimo Giacobbi, responsabile del progetto di retrofitting (restauro della struttura) e Massimo Bazzanelli, a capo della sicurezza.

Funzionari del MIT e del governo locale

Tra i dirigenti del Ministero dei Trasporti nominati nella lista do chi sapeva delle criticità del ponte Morandi di Genova, ci sono Vincenzo Cinelli, direttore generale della Vigilanza, Bruno Santoro, capo della Divisione tecnico-operativa della rete autostradale, e Giovanni Proietti, responsabile della Divisione analisi e investimenti. nA livello locale ci sono il provveditore interregionale per le opere pubbliche, l'architetto Roberto Ferrazza, con i suoi due sottoposti, Alessandro Pentimalli e Salvatore Buonaccorso, e Carmine Testa, responsabile dell'articolazione locale della Direzione di vigilanza. Si ricordi che Ferrazza lo scorso febbraio aveva dato l'ok al progetto di Autostrade per la messa in sicurezza del Ponte Morandi di Genova in quanto componente del Comitato tecnico del Provveditorato pur avendo riscontrato "elementi discutibili sulla resistenza del calcestruzzo". La notizia era trapelata dopo la decisione del ministro Danilo Toninelli di revocare il suo incarico come numero uno della Commissione d'inchiesta sulla strage del 14 agosto.

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