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Crisi e occupazione, 4 italiani su 10 temono di perdere il lavoro

Un sondaggio dell’osservatorio Confesercenti-Ispo svela la principale paura degli Italiani di oggi. La precarietà del lavoro porta al pessimismo. A temere di più per il futuro prossimo sono i giovani, i laureati, ed i componenti di quelle famiglie già duramente colpite dalla crisi con un licenziamento o un cassintegrato nel nucleo familiare.
A cura di Gianfranco Stabile
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È la perdita del lavoro l'incubo ricorrente degli Italiani di oggi. Con questi chiari di luna, 4 Italiani su 10 hanno paura di essere licenziati o di dover chiudere bottega – solo 5 mesi fa erano poco meno del 27% – mentre la quasi totalità, il 96%, non vede l'uscita dal tunnel della crisi. Sono questi i dati emersi da un sondaggio effettuato dall'osservatorio Confesercenti–Ispo e divulgato oggi.

Non manca una parte di ottimisti: un Italiano su 5 che pensa che la crisi stia per passare. Ma il dato è subito controbilanciato dal 49% degli intervistati che teme nel prossimo futuro un peggioramento delle condizioni economiche del proprio nucleo familiare.

“ Bisogna fare presto. Servono risposte urgenti per tornare a crescere, rilanciando le imprese per creare lavoro e per far ripartire i consumi ”
Confesercenti
Anche in questo caso i più spaventati sono i giovani. Nella fascia d'età compresa tra i 18 ed i 24 anni quasi 9 giovani su 10 temono che la crisi sia lontana dal passare. Un dato molto simile si riscontra tra colori i quali, a prescindere dall'età, hanno subito le artigliate della crisi: l'84% di chi ha avuto un cassintegrato o un licenziato in famiglia teme che la situazione economica continuerà a stagnare. Molto pessimisti sono anche gli intervistati in possesso di un titolo di studio elevato e adulti tra 35 e 44 anni. Tutte e due queste categorie sono nel 75% dei casi preoccupati. È uno spaccato di società che per Confesercenti non può essere ignorato dal Governo Monti. "Bisogna fare presto. Servono risposte urgenti per tornare a crescere, rilanciando le imprese per creare lavoro e per far ripartire i consumi". L'allarme sociale che emerge dal sondaggio è chiaro. "L'Italia vive con grande preoccupazione le difficoltà economiche attuali e guarda con pessimismo al futuro. Da giugno a oggi, balza dal 57% al 71% la quota di italiani assolutamente convinta che il peggio non sia passato".

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