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Covid, 1 caso di variante Centaurus in Italia. Speranza: “Dati migliorano ma proteggere fragili”

Secondo l’ultimo monitoraggio Iss, la variante Omicron rappresenta il 99,55% dei casi Covid in Italia. Uno di loro appartiene a Centaurus. In aumento le reinfezioni. Speranza: “Tenere alto il livello di attenzione, proteggere i più fragili e continuare la campagna di vaccinazione”.
A cura di Ida Artiaco
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Continua la crescita della la sottovariante Omicron 5 in Italia, che sfiora l'87% contro l'86% della precedente rilevazione di una settimana fa, ma resta fermo a un caso il rilevamento della sottovariante ribattezzata Centaurus, la BA.2.75.

È quanto emerge dalle schede sul rischio di diffusione del Covid dell'Iss diffuse con il monitoraggio settimanale di oggi. Dal 25 al 31 luglio la distribuzione delle varianti in Italia risulta essere la seguente: Omicron 99,55%, di cui BA.5 86,88%; BA.4 9,50%; BA.2 3,17%.

Intanto, calano tutti gli indicatori Covid nel nostro Paese, dall'incidenza all'Rt fino ai ricoveri in area medica e in terapia intensiva.

In particolare, l'incidenza è in diminuzione per la terza settimana consecutiva, con "una riduzione della velocità di trasmissione a valori inferiori alla soglia epidemica". Ad aumentare sono invece le reinfezioni, che passano dal 12,6% al 13,1% sul totale dei casi segnalati.

Ma guai ad abbassare la guardia.

Nel documento si ribadisce di continuare a rispettare "le misure comportamentali individuali e collettive previste/raccomandate, l'uso della mascherina, aerazione dei locali, igiene delle mani, ponendo attenzione alle situazioni di assembramento. L'elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione e il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l'impatto soprattutto clinico dell'epidemia".

Cosa che è stata ribadita da Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del Ministero della Salute: "C'è la tendenza alla decongestione. Ma nonostante la diminuita velocità di circolazione virale è sempre bene adottare comportamenti volti alla massima prudenza specialmente quando ci sono grandi aggregazioni di persone e ricordiamo soprattutto alle persone che abbiano più di sessant'anni che sono particolarmente fragili di effettuare la 4ª dose di vaccino".

Di quarta dose di vaccino ha parlato anche il Ministro della Salute Roberto Speranza: "I dati in miglioramento non devono farci pensare che sia finita. Dobbiamo continuare a tenere alto il livello di attenzione, proteggere i più fragili e continuare la campagna di vaccinazione", ha detto.

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