Costringe uomo tetraplegico a odorare i suoi stessi vestiti sporchi di urina: arrestata badante 37enne

Insulti quotidiani, offese umilianti e derisioni. Ma anche violenze fisiche e atti crudeli. È quanto avrebbe subito un uomo tetraplegico, residente a Trapani, da parte della sua badante, una donna di 37 anni arrestata dalla Polizia di Stato con l’accusa di maltrattamenti aggravati.
L’indagine, avviata lo scorso agosto dalla Squadra Mobile del capoluogo siciliano su delega della Procura, ha permesso di ricostruire un quadro inquietante di vessazioni consumate all’interno dell’abitazione della vittima. L’uomo, pur lucido e in grado di intendere e di volere, era costretto in una condizione di assoluta dipendenza: impossibilitato a muoversi, a comunicare e a provvedere autonomamente alle proprie necessità.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, la donna – incaricata di assisterlo nelle attività quotidiane – avrebbe trasformato il rapporto di cura in un contesto di sopraffazione. Non solo lo avrebbe insultato di continuo con parole cariche di disprezzo, ma in più occasioni sarebbe arrivata a colpirlo con schiaffi e pugni. In altre circostanze, avrebbe versato acqua gelida sul suo corpo o lo avrebbe costretto a respirare l’odore nauseante di indumenti sporchi di urina. Episodi che, stando alle ricostruzioni, rappresentavano vere e proprie punizioni inflitte alla vittima per la sua incapacità di rispondere o di reagire.
Le prove raccolte, documentate nel corso di mesi di indagine, hanno convinto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani a emettere un’ordinanza di custodia cautelare. Per la 37enne sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Insulti, umiliazioni e botte a un uomo tetraplegico in casa sua a Trapani: arrestata badante 37enne