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Cosa non possono vietarti di fare in spiaggia: dall’accesso alla battigia al cibo da casa

Durante il periodo estivo possono esserci controversie tra bagnanti o con gestori dei lidi. Per riuscire a far valere i proprio diritti e vivere la vacanza in modo più consapevole, è importante conoscere cosa dice la legge. Fanpage.it ha intervistato Massimiliano Dona, avvocato e presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, con cui abbiamo cercato di fare chiarezza sul tema.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio.
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Durante il periodo estivo possono esserci controversie tra bagnanti o con gestori e personale dei lidi. Può capitare infatti che il vicino di ombrellone sia eccessivamente rumoroso o che il personale dello stabilimento vi costringa a consumare cibo al bar, invece che quello portato da casa.

Per riuscire a far valere i proprio diritti e vivere la vacanza in modo più consapevole, è importante conoscere cosa dice la legge. Fanpage.it ha intervistato Massimiliano Dona, avvocato e presidente dell'Unione Nazionale Consumatori che si occupa anche di divulgazione sui suoi profili social.

L'accesso alla spiaggia e la permanenza sulla battigia

Il primo tema su cui, insieme a Dona, abbiamo cercato di fare chiarezza è l'accesso alla spiaggia. "La legge dice che il consumatore può attraversare un lido balneare gratuitamente. È illegale ogni richiesta di pagare per attraversarlo, così come è altrettanto illegale un divieto di ingresso per chi non paga", ci spiega l'avvocato.

I bagnanti possono quindi raggiungere la battigia, anche ai fini della balneazione, attraversando la zona data in concessione. Con il termine ‘battigia' si intendono i cinque metri dove si infrangono le onde, mentre nelle spiagge più piccole sono tre.

"Durante il bagno è possibile lasciare momentaneamente sulla battigia, anche davanti alla stabilimento, le proprie cose, uno zaino, una maglietta o le infradito", aggiunge. Ciò che invece è vietato fare è installarsi sul posto, così come non è possibile farlo all'interno del perimetro dello stabilimento.

Come precisa Dona, "la battigia è un luogo destinato al transito delle persone, quindi va lasciato libero da tutto, dai lettini dello stabilimento ma anche da teli e ombrelloni delle persone che non sono clienti del lido. Possono essere invece posizionati, ovviamente, i mezzi di soccorso".

La regolamentazione dello spazio però non spetta al bagnino, ma all'autorità competente, quindi alla Guardia Costiera o alle forze di Polizia.

Cosa dice la legge sul gioco in spiaggia

Dona spiega che a regolamentare il gioco della palla o dei racchettoni sulla battigia sono le ordinanze comunali o della capitaneria di porto.

Il Comune o la Capitaneria, infatti, possono vietare ai bagnanti di giocare in riva al mare, dato che lo spazio è dedicato al transito delle persone. "Non è invece assolutamente illegale fare un castello di sabbia sulla battigia, nessuno può impedirlo, visto che non costituisce un impedimento al transito", aggiunge l'esperto.

"Le ordinanze comunali che vietano il gioco in quell'area vanno rispettate, – continua Dona – ma, anche in questo caso, l'intervento dev'essere dell'autorità e non del gestore".

Non è possibile vietare il consumo di cibo o bevande nello stabilimento

"Il cartello ‘È vietato introdurre cibo o bevande' è assolutamente illegale", prosegue ancora Dona, parlando del diritto del bagnante di introdurre cibo portato da casa nello stabilimento. "Anche in presenza di un bar, il gestore non può obbligare il consumatore a mangiare lì", precisa.

Soprattuto, spiega ancora l'avvocato, in caso di situazioni particolari. Come, per esempio, la presenza di persone che soffrono di allergie o intolleranze, donne incinte o bimbi piccoli.

"Ovviamente, bisogna sempre fare tutto nei limiti del decoro. – aggiunge – Se un bagnante porta quattro borse frigo all'interno dello stabilimento, è chiaro che il gestore può sollevare questioni di sicurezza o di vivibilità degli altri ospiti".

Bisogna invece fare un discorso diverso sul "dove" un cliente dello stabilimento può consumare il cibo. "Il personale del lido può vietare di consumare il cibo sotto l'ombrellone, ma in questo caso vale per tutto il cibo, anche quello acquistato al bar", osserva ancora Dona.

Il gestore, in questi casi, deve mettere a disposizione delle zone dedicate dove poter consumare il pasto: "È giusto che un imprenditore organizzi gli spazi all'interno della sua concessione per evitare, per esempio, che si sporchino i lettini o l'area delle docce".

Il lido non può occupare parti della spiaggia libera

Quando si è in spiaggia, bisogna inoltre ricordare che ogni violazione del perimetro della concessione è illegale. Come ci spiega Dona, "ci sono lidi che si appropriano di pezzi di spiaggia libera, ma la concessione ha dei limiti ben precisi".

Anche in quei casi, se un bagnante assiste a sconfinamenti o se gli viene chiesto di spostarsi per permettere al personale del lido di posizionare un lettino o un ombrellone all'esterno del confine del lido, bisogna chiamare la Guardia Costiera o l'autorità locale.

È vietato ‘tenere il posto' con ombrelloni e lettini sulla spiaggia libera

"È emerso di recente anche il tema delle persone che lasciano il proprio ombrellone o il telo per tenere il posto in prima fila nella spiaggia libera dalla sera prima", ci racconta ancora Dona.

"Questa cosa è ovviamente illegale, si tratta di un'occupazione abusiva di demanio pubblico. – aggiunge l'avvocato – In questo caso la Guardia di Finanza può intervenire e sequestrare il materiale".

Come sono regolamentati animali e musica in spiaggia

Dona spiega anche che il divieto di portare animali all'interno dello stabilimento non dipende dal gestore ma sempre dal Comune o dalla Capitaneria. "Dovrebbero essere predisposte delle aree dedicate. Il gestore viene multato se contravviene e fa entrare un cane dove non è consentito, a prescindere dalla sua taglia", precisa l'avvocato.

Anche la musica in spiaggia è regolamentata dalle ordinanze, sia in termini di orari che di volume. "Le stesse regole valgono quindi anche nella spiaggia libera, dove però spesso c'è meno controllo. La spiaggia è di tutti, quindi tutti devono poterne godere in relativa tranquillità", ricorda Dona.

In ogni caso bisogna ricordare che di fronte a sospette irregolarità in spiaggia il consiglio resta sempre quello di contattare e richiedere l'intervento delle autorità.

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