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Covid 19

I consigli antipanico da Coronavirus dell’Iss: “No paura di bere da rubinetto e di usare cellulare”

Alcuni piccoli consigli lanciati dall’Istituto superiore di sanità per rassicurare la popolazione alle prese con l’emergenza coronaviorus, si tratta di “pillole antipanico” utili per chi è alle prese con la paura del contagio. Non bisogna aver paura di bere l’acqua del rubinetto né di utilizzare il telefono cellulare, gli auricolari o un microfono per paura di rimanere contagiati dal nuovo coronavirus, spiegano dall’Iss.
A cura di Antonio Palma
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Non bisogna aver paura di bere l’acqua del rubinetto né di utilizzare il telefono cellulare, gli auricolari o un microfono per paura di rimanere contagiati dal nuovo coronavirus. Sono alcuni piccoli consigli lanciati dall'Istituto superiore di sanità per rassicurare la popolazione alle prese con l'emergenza coronaviorus, delle "pillole antipanico" utili per chi è alle prese con la paura del contagio. L’Iss spiega che non bisogna aver paura di bere l’acqua del rubinetto e cedere ad acque minerali imbottigliate perché le acque delle nostre fontane "sono sicure rispetto ai rischi di trasmissione della COVID-19 in quanto "le correnti pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento del virus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti a condizioni ambientali che pregiudicano la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati)".

Non solo, "la fase finale di disinfezione consente inoltre di ottimizzare le condizioni di rimozione integrale dei virus prima che le acque depurate siano rilasciate in ambiente" spigano dall'Iss, ricordando inoltre che "allo stato attuale non risultano evidenze di trasmissione della malattia da SARS-CoV-2 a livello di sistemi fognari e trattamento delle acque reflue e non si hanno evidenze di infezione, né per il nuovo Coronavirus né per altri Coronavirus, nel personale esposto professionalmente a reflui, adottando gli ordinari dispositivi di protezione individuale e le correnti norme di sicurezza sui luoghi di lavoro" . Quindi non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere ad acque imbottigliate o bevande diverse.

Nessuna paura nemmeno di usare i cellulari perché "il virus può penetrare nell'organismo solo se entra direttamente in contatto con le mucose del naso, della bocca e degli occhi". Le uniche precauzioni sono quelle di "disinfettare sempre gli oggetti con un panno inumidito con prodotti a base di alcol, acqua ossigenata o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore)," e ricordarsi di "lavare bene le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con un gel a base di alcol al 60% in particolare dopo aver toccato oggetti sporchi". "Il lavaggio delle mani elimina il virus e previene l’infezione. Il possibile rischio infatti non deriva dal contatto con gli oggetti ma dalla possibile contaminazione delle mani che poi vengono a contatto con le mucose" concludono dall'Iss

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