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Covid 19

Assessore Sicilia: “Tornati in 40mila ma non tutti si sono autosegnalati. Ora più casi di Coronavirus”

Circa 40mila persone sono rientrate in Sicilia e si sono registrate nella piattaforma della Regione. Il dato è stato comunicato dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: “Purtroppo – ha dichiarato – non tutti si sono auto-segnalate. E mi fa rabbia, perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra”.
A cura di Davide Falcioni
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Circa 40mila persone sono rientrate in Sicilia e si sono registrate nella piattaforma della Regione. A fornire il dato è stato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenendo a ‘Storie italiane' su Raiuno. "Purtroppo – ha dichiarato – non tutti si sono auto-segnalate. E mi fa rabbia, perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra". In Sicilia, stima Razza, la previsione di contaminazioni da Covid-19 si attesta su una forbice tra 4.500 e i 7.000 contagi. "Noi per prudenza ci stiamo attestando sul dato massimo – spiega l'assessore – quindi stiamo lavorando a ulteriori 500 posti di terapia intensiva". Nel frattempo stamattina la Protezione Civile ha consegnato altri 13 ventilatori polmonari alla Sicilia.

Nei giorni scorsi il governatore siciliano Nello Musumeci aveva descritto quello in Sicilia come un vero e proprio esodo incontrollato. A rispondergli ieri pomeriggio è stato però il Ministero degli Interni: "Non rispondono al vero le accuse del presidente Musumeci – mosse per di più in un momento in cui le istituzioni dovrebbero mostrarsi unite nel fronteggiare l'emergenza – secondo le quali sarebbe in atto un flusso incontrollato verso le coste siciliane, tant'è che, ieri, tutte le persone che hanno traghettato sono risultate legittimate a farlo".  Il Viminale ha precisato che "i transiti giornalieri per la Sicilia hanno fatto registrare una costante diminuzione dai 2.760 di venerdì 13 marzo ai 551 di ieri, domenica 22 marzo".

Il governatore nel corso di un'intervista rilasciata a Storie Italiane stamattina ha replicato: "Da cinque giorni è vietato entrare in Sicilia, fino all'altro ieri notte il controllo a Villa San Giovanni non c'era, altrimenti le foto non avrebbero ritratto le file con centinaia di autovetture che non erano solo quelle autorizzate a entrare in Sicilia". Musumeci ha ricordato i dati ufficiali della compagnia Caronte&Tourist che si occupa dei traghettamenti nello Stretto: "Il 13 marzo 2.700 persone sono approdate a Messina dalla Calabria, il 17 marzo, il giorno del mio provvedimento sono state 1.260". "E ieri – ha aggiunto – dopo la mia protesta garbata, ma determinata nei confronti del governo nazionale, i cui numeri sono smentiti dalle foto, sono sbarcate 551 persone tutti addetti ai lavori: il 75% in meno, dopo i controlli seri operati a Villa San Giovanni".

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