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Covid 19

A Parma morto di Coronavirus un altro medico: è Manfredo Squeri, lavorava in una casa di cura

Manfredo Squeri, medico ospedaliero in pensione, lavorava come medico responsabile del reparto di Medicina alla Casa di cura ‘Piccole Figlie’, convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. Il decesso è stato causato dal coronavirus.
A cura di Davide Falcioni
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Un altro medico è morto dopo essere stato contagiato dal coronavirus. Si tratta di Manfredo Squeri, medico ospedaliero in pensione. Squeri, si apprende dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), lavorava come medico responsabile del reparto di Medicina alla Casa di cura ‘Piccole Figlie', convenzionata con il Servizio sanitario nazionale. Sarebbe, per la Fnomceo, il 19/mo medico in attività deceduto per Covid-19.

In Italia 4.824 professionisti sanitari contagiati da coronavirus

Stando agli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità, in Italia dall'inizio dell'epidemia di coronavirus, sono stati ben 4.824 i professionisti sanitari contagiati, un numero altissimo e pari al 9% del totale dei contagi, una percentuale più che doppia rispetto a quella cinese (3,8%, secondo uno studio pubblicato su Jama). Per la fondazione Gimbe, che da tempo chiede test estesi a tutti gli operatori, il dato sarebbe decisamente sottostimato e sarebbe indispensabile sottoporre a tamponi a tutti gli operatori sanitari, sia in ospedale, sia sul territorio, con particolare attenzione a quelli impiegati nell'assistenza domiciliare e nelle residenze assistenziali assistite, oltre che in case di riposo.

"Un mese dopo il caso 1 di Codogno – ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i numeri dimostrano che abbiamo pagato molto caro il prezzo dell'impreparazione organizzativa e gestionale all'emergenza. Inoltre la mancanza di policy regionali univoche sull'esecuzione dei tamponi agli operatori sanitari, conseguente anche al timore di indebolire gli organici – ha aggiunto Cartabellotta – si è trasformata in un boomerang letale. Infatti, gli operatori sanitari infetti sono stati purtroppo i grandi e inconsapevoli protagonisti della diffusione del contagio in ospedali, residenze assistenziali e domicilio di pazienti".

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