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Cop26, cosa hanno deciso i leader mondiali sul clima: taglio del metano e stop alla deforestazione

I leader globali hanno lasciato Glasgow e la Cop26 dopo un weekend intenso e ricco di incontri, con la palla che ora passa ai negoziatori che nei prossimi giorni dovranno mettere nero su bianco gli impegni presi. Ieri è arrivato l’accordo sullo stop alla deforestazione entro il 2030, mentre oltre cento Paesi hanno promesso di ridurre le emissioni di metano del 30% entro il decennio.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La Cop26 è appena cominciata, ma i leader globali sono già tornati nei rispettivi Paesi. Nei due giorni che hanno visto arrivare a Glasgow i capi di Stato e di governo da tutto il mondo – rigorosamente con aerei privati – per discutere delle misure per arginare e contrastare il cambiamento climatico, ci sono stati dei passi avanti. Alcuni accordi sono stati già presi, mentre ora si apre la fase operativa della Cop26, con i leader mondiali che sono volati via e la palla che passa in mano ai negoziatori. Nei prossimi giorni sono moltissimi i temi da affrontare: dai danni già visibili del cambiamento climatico al focus specifico sulle donne, dalla dichiarazione dei giovani al tema carbone. Oggi si comincia con il Finance day, ovvero il giorno in cui si discute dei finanziamenti per la transizione ecologica.

Sono stati due giorni intensi, ricchi di incontri e conferenze a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio Draghi, lanciando l'allarme sul rischio che comporta il cambiamento climatico. Joe Biden, alla sua prima Cop da presidente degli Stati Uniti, si è scusato per quanto deciso da Donald Trump sul clima, poi ha attaccato la Cina e il presidente Xi Jinping per non essere stati presenti.

Alla Cop26 sono arrivati anche i primi accordi, con Boris Johnson che ha aperto il fine settimana con un discorso molto pessimista per chiuderlo con uno "cautamente positivo". I leader globali hanno siglato un accordo importante che dovrebbe portare alla fine della deforestazione entro il 2030, firmato anche (tra gli altri) dal presidente brasiliano Bolsonaro, denunciato due volte alla Corte penale internazionale per crimini contro l'umanità a causa delle sue politiche ambientali. Per fermare la deforestazione sono pronti circa 18 miliardi. Sempre ieri, però, è stato preso un impegno altrettanto importante: più di cento Paesi hanno promesso di ridurre del 30% le emissioni di metano entro questo decennio, tra cui ci sono anche Stati Uniti e Unione europea. Ora, però, la Cop26 entra nel vivo. Le somme si potranno tirare solo alla fine.

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