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Richiami e ritiri di prodotti alimentari

Conserva fermentata spalmabile ritirata dai supermercati. Il Ministero: “Non consumatela”

Richiamo alimentare sul sito ufficiale del Ministero della Salute. L’allerta riguarda un lotto della Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato, con peperoncino pugliese aggiunto, di Offishina a causa di un rischio chimico, cioè la presenza di istamina che supera i limiti massimi consentiti dalla legge.
A cura di Biagio Chiariello
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Sul sito della Ministero della Salute è stata resa nota un'altra allerta alimentare: richiamato dai supermercati un lotto della Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato Pizzicata di Offishina a causa di un rischio chimico. La data di pubblicazione del ritiro pubblicata nell'apposita sezione del sito ufficiale del dicastero è quella del 17 aprile 2021. Sull’avviso di richiamo vero e proprio, invece, non viene riportata la data precisa dei controlli.

La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Pizzicata – Conserva fermentata spalmabile di pesce stagionato, mentre il marchio commerciale è Offishina e la ditta produttrice è Officina Ittica Srl. La sede dello stabilimento è in via Extramurale Levante 26 a Matino, provincia di Lecce. Il numero del lotto di produzione coinvolto nel richiamo è Piz 20/05, quello con data di scadenza o termine minimo di conservazione del 5 gennaio 2022. L’unità di vendita è rappresentata dai barattoli in vetro da 500 grammi, contenenti la conserva di pesce con peperoncino pugliese aggiunto. Il motivo del richiamo è un rischio chimico, cioè la presenza di istamina che supera i limiti massimi consentiti dalla legge. L'ultimo richiamo di questo tipo aveva riguardato un paio di mesi fa dei filetti di Alici in olio prodotte, confezionate e vendute a marchio "le Delizie italiane".

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Nelle avvertenze dell’avviso non c'è alcuna indicazione. Ma come già accaduto in questi casi il produttore ha provveduto a ritirare dal commercio le confezioni con il lotto in questione, mentre il consiglio per chi avesse i suddetti lotti già in casa è quello di non mangiarli e di riportarli presso il punto vendita dove è stato effettuato l'acquisto.

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