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Orso M49 catturato e fuggito. Ministro Ambiente diffida Provincia: “Abbattimento? Assurdo”

È stato catturato ma è tornato subito in libertà l’orso M49: colpito da un’ordinanza di cattura firmata dalla Provincia di Trento, è stato preso la scorsa notte ma, rinchiuso nel Centro Casteller, è riuscito a scappare. Il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti. “Se M49 si avvicinerà alle zone abitate, i forestali hanno l’autorizzazione ad abbatterlo”. Il ministro dell’Ambiente diffida la provincia di Trento.
A cura di Susanna Picone
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L'orso M49, il più ricercato del Trentino e colpito da un’ordinanza di cattura firmata dalla Provincia di Trento, è stato individuato e catturato la scorsa notte nella zona della val Rendena, ma dopo essere stato rinchiuso nel Centro Casteller, a sud di Trento, l’animale è riuscito a scappare scavalcando un muro elettrificato. A darne notizia è stato, questa mattina, il governatore del Trentino, Maurizio Fugatti. “Se M49 si avvicinerà alle zone abitate, i forestali hanno l'autorizzazione ad abbatterlo”, ha annunciato Fugatti sottolineando che il fatto che l'orso sia riuscito a scavalcare una recinzione elettrificata con sette fili a 7000 volt certificata dal ministero e da Ispra “dimostra come questo esemplare fosse pericoloso e ci fosse un problema di sicurezza pubblica tale da giustificare l'ordinanza di cattura, scelta non appoggiata dal Ministero”. L’orso sarebbe scappato intorno alle 5 del mattino: è riuscito a superare la gabbia elettrificata e a quel punto non ha più trovato ostacoli. Sulle sue tracce, nei boschi della Vigolana, ci sono tre squadre più una guardia cinofila. M49 non è più dotato di radiocollare, che gli è stato tolto dopo l'arrivo al centro del Casteller. Il plantigrado fuggiasco si sarebbe diretto nella zona del gruppo montuoso della Vigolana, sopra Trento.

Braccio di ferro per la cattura di M49 – M49 è nato nell'ambito del progetto Life Ursus, avviato negli anni '90 con l'obiettivo di reintrodurre alcuni esemplari dalla Slovenia per impedire l’estinzione della specie nel territorio. Il braccio di ferro per la cattura di M49, durato diverse settimane, aveva chiamato in causa anche l'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che il 29 giugno scorso ha lanciato l'hashtag #salvinisalvalorso. L’appello in poche ore aveva raccolto oltre 35mila adesioni.

Orso M49, ministro Costa diffida la Provincia di Trento

Una diffida, affinché non si dia nessun ordine di abbattimento dell'orso M49 è stata inviata dalla direzione generale competente del Ministero dell'Ambiente agli uffici della Provincia di Trento. “Nessuna istruttoria fin qui elaborata dagli uffici, in collaborazione con Ispra, ha mai valutato il tema dell'uccisione dell'esemplare”, è quanto sottolinea il ministro Costa, secondo cui “il fatto che sia scappato dall'area attrezzata per ospitarlo non può giustificare un intervento che ne provochi la morte”. “Il presidente Fugatti moduli legittimamente il suo intervento. Le inefficienze mostrate nella cattura, che non mi vedono e mai mi hanno visto concorde, reclamano professionalità e attenzione massima. Cosa che invece fin qui non è stata mostrata. E adesso si parla di abbattimento? Assurdo e paradossale. Intanto si faccia chiarezza sulla fuga di M49 e poi si intervenga con la cautela del caso senza minare la vita dell'animale”, ha detto il ministro.

Orso M49, Legambiente: “Illegittima la decisione di abbatterlo”

Contro l’abbattimento dell’orso anche Legambiente: “L'orso M49 non va abbattuto e bisogna agire in fretta. Perché la decisione irresponsabile della Provincia di Trento di procedere alla cattura dell'orso per rinchiuderlo presso il Casteller, a sud di Trento, da cui l'animale è scappato, ha aumentato il rischio per i cittadini e messo a repentaglio l'incolumità dell'esemplare che si trova ora a vagare in un contesto ancora più antropizzato di quello dove è stato catturato e senza radio collare”, il commento di Legambiente.

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