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Cattolica, violenta e picchia ex fidanzata rompendole la mascella: 52enne arrestato dai carabinieri

È stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e lesioni personali il 52enne pescatore siciliano arrestato dai carabinieri di Cattolica, dopo la denuncia della compagna vittima per mesi di maltrattamenti da parte dell’uomo. In un’occasione l’avrebbe picchiata fino a romperle la mascella e l’avrebbe violentata innumerevoli volte.
A cura di Chiara Ammendola
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È una storia di violenza e di maltrattamenti quella che arriva da Cattolica, comune della provincia di Rimini, dove un uomo di 52 anni, originario della Sicilia, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale e lesioni personali. Stando a quanto emerso dalla indagini avrebbe, anche sotto l'effetto di stupefacenti, violentato più volte l'ex compagna e l'avrebbe minacciata e picchiata fino a romperle anche la mascella.

L'uomo avrebbe agito spesso sotto l'effetto di cocaina

L'arresto è avvenuto al termine di un'indagine iniziata con la denuncia della vittima che a inizio marzo si è recata dai carabinieri della Tenenza di Cattolica per raccontare i numeri episodi di violenza subiti dall'ex compagno. Ultimo avvenuto proprio il giorno della denuncia quando la donna per sottrarsi all'ira dell'uomo si è rifugiata nel bagno della camera del residence dove lui l'aveva rinchiusa. Solo l'intervento del portiere dello stabile aveva evitato il peggio. Ai militari la donna ha così raccontato la lunga serie di episodi in cui veniva costretta, oltre alle violenze, anche ad assumere droga.

La detenzione l'unica misura idonea a tutelare la vittima

A quel punto sono partite le indagini dei carabinieri conclusesi con l'arresto del 52enne, in esecuzione di un'ordinanza cautelare in carcere, richiesta dal sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani: secondo quanto appurato dai militari l'uomo, sotto l'effetto di cocaina avrebbe più volte violentato l'ex fidanzata, puntandole un coltello alla gola e picchiandola fino a romperle la mascella. Per il gip, Benedetta Vitolo, che ha accolto la richiesta della Procura e ha disposto arresto, la detenzione è stata "l'unica misura idonea ad una effettiva tutela della persona offesa".

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