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Carrefour licenzia 500 dipendenti, a rischio tre punti vendita in Piemonte e Campania

Il gruppo francese della grande distribuzione ha aperto la procedura di mobilità per 500 lavoratori di 57 ipermercati italiani. Tre le chiusure previste.
A cura di Susanna Picone
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Tagli drastici al personale e chiusure di tre punti vendita su tutto il territorio nazionale italiano. Quanto annunciato settimane fa dal colosso francese della grande distribuzione Carrefour si sta per concretizzare. Oggi Carrefour ha aperto la procedura di mobilità per cinquecento lavoratori di 57 ipermercati italiani. Lo rendono noto i sindacati che fanno sapere di voler chiedere al più presto un incontro con l'azienda per conoscere il piano industriale. Da adesso in poi ci saranno 45 giorni di tempo per raggiungere un accordo sindacale sulla mobilità, più altri trenta in sede ministeriale. Nei prossimi giorni sono in programma le assemblee con i lavoratori.

Prevista chiusura di due ipermercati Carrefour in Piemonte e uno in Campania – Il piano di Carrefour prevede in particolare la chiusura di tre punti vendita: quelli di Borgomanero, in provincia di Novara, quello di Trofarello, in provincia di Torino, e quello di Pontecagnano, in provincia di Salerno. Il Carrefour di Trofarello dà lavoro a settanta dipendenti più l’indotto, quello di Borgomanero conta invece quarantacinque addetti diretti che salgono a circa 100 con quelli indiretti. Annunciando i licenziamenti a fine gennaio i sindacati avevano anche sottolineato che “sono state inoltre anticipate dall'azienda una serie di esigenze organizzative che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti della società”.

“È una decisione grave e incomprensibile da parte della dirigenza Carrefour, a maggior ragione in una situazione di, seppur tenue, ripresa”, è il commento di Fabrizio Russo, segretario nazionale della Filcams Cgil. Nella fase più difficile per l'azienda, aggiunge il sindacalista, “il sindacato si è responsabilizzato attraverso il ricorso diffuso agli ammortizzatori sociali, la rinegoziazione della contrattazione integrativa e la condivisione di misure nell'ambito dell'organizzazione del lavoro. Dopo anni di sacrifici da parte dei circa 20mila dipendenti Carrefour, la risposta da parte della società è stata la dichiarazione di 500 esuberi e la prevista chiusura di 3 ipermercati”. Per Russo con questa ultima presa di posizione da parte dell’azienda “viene di fatto sancito il fallimento delle strategie aziendali rispetto alla situazione di crisi in cui versa il mercato distributivo, a partire dalla indiscriminata liberalizzazione degli orari di apertura dei punti vendita, 365 giorni all'anno, 7 giorni su 7, 24 ore su 24”.

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