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Capodanno di crisi: gli italiani spenderanno meno per il cenone

Coldiretti: per il 31 spesa in calo del 3% rispetto allo scorso anno. Crolla l’acquisto di primizie estere, si punta tutto sul made in Italy. E spopolano lo zampone con le lenticchie.
A cura di Redazione
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ITALY-PANETTONE

Capodanno di crisi e per il cenone del 31 si punta tutto sulla lenticchia per invocare la buona sorte: lo faranno 3 italiani su 4 (ovvero il 74%). Resta però un clima di complessivo contenimento della spesa che sarà di due miliardi, in calo del 3% rispetto allo scorso anno. Il dato emerge da una indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia sulle tavole dei cenoni un aumento della presenza dei prodotti Made in Italy più tradizionali, dal cotechino (+8%) alle lenticchie (+14%), dalla frutta di stagione (+15%) allo spumante (+20%) mentre crollano le mode esterofile del passato pagate a caro prezzo come ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (-3%), caviale (-2%) e champagne (-1%).
Lo spumante, documenta Coldiretti, si conferma come il prodotto immancabile: lo preferiranno 44 milioni di italiani (87%). Segue a ruota il panettone al quale non rinunceranno in 40 mln (80%) che vince sul pandoro (prescelto da 34 mln, pari al 68%). Registrano un vero boom le lenticchie che, in un momento di difficoltà, sono chiamate a portar fortuna nei piatti di 39 mln di italiani (il 78%) insieme al cotechino o allo zampone (lo mangeranno in 31 mln pari al 62%).
"La frutta locale – continua lo studio Coldiretti – vince per quasi 39 milioni di italiani (77 per cento) su quella esotica o fuori stagione che quest'anno assaggeranno solo in 13,6 milioni (27 per cento). Si abbandonano infatti le mode esterofile del passato con solo 3,5 milioni di italiani (7 per cento) che si permetteranno le ostriche, 2,5 milioni (5 per cento) il caviale e in 6,5 milioni (13 per cento) stapperanno lo champagne". "Il Made in italy alimentare è apprezzato in tutto il mondo dove le nostre esportazioni nel 2012 hanno raggiunto il valore record di 31 miliardi di euro (+ 5 per cento) – afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini -. È importante che gli italiani riconoscano sempre di più il valore aggiunto della produzione nazionale che è leader in qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale".

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