10.862 CONDIVISIONI

Bullizzato su Instagram da una ragazza: “Ti spogli o no?”. Giovane disabile tenta il suicidio

Ha spinto un giovane disabile a spogliarsi in diretta Instagram mettendolo in ridicolo davanti a migliaia di contatti. Per l’umiliazione, il giovane, un 21enne sordo, è scappato di casa tentanto il suicidio. È accaduto il 10 aprile 2020, vittima un giovane senegalese di Pisa la cui famiglia, integrata da anni in Italia, ha prontamente denunciato l’episodio alla polizia.
A cura di Angela Marino
10.862 CONDIVISIONI
Immagine

Ha spinto un giovane disabile a spogliarsi in diretta Instagram rendendolo ridicolo davanti a migliaia di contatti. Per l'umiliazione, il giovane, un 21enne sordo, è scappato di casa tentanto il suicidio. È accaduto il 10 aprile 2020, vittima un giovane senegalese di Pisa la cui famiglia, integrata da anni in Italia, ha prontamente denunciato l'episodio alla polizia.  K. è sordo dalla nascita e usa un impianto cocleare che gli consente di ascoltare e parlare e per di più soffre di quello che la famiglia chiama  ‘un giudizio alterato', non ha la capacità di fare scelte consapevoli.

Bullizzato su Instagram

I fatti sono accaduti durante un ‘Direct Instagram', una chiamata live tra una giovane instagrammer pisana e K. "TI spogli sì o no?" lo incalza lei mentre il ragazzo mormora delle scuse per poi obbedire. Alla chiamata per fortuna hanno assistito delle persone che conoscono K. e hanno avvertito la famiglia che ha raggiunto il ragazzo in bagno e lo ha fermato. Dopo l'episodio, però, anche per lo strascico di commenti che ne è seguito, K. ha avuto un forte contraccolpo psicologico e ha tentato di farsi del male. Quanto alla instagrammer che ha tentare di esporre K. al ridicolo, ha continuanto a sbefferggiarlo anche dopo, quando, aggredita verbalmente dagli utenti per il comportamento meschino, si è difesa: "Il bambino è disabile, tocca alla famiglia badare a lui".

La solidarietà della comunità senegalese

L'episodio è stato segnalato in rete da numerosi utenti e in prima linea a sostegno del ragazzo si sono schierati anche alcuni membri della comunità senegalese in Italia, come la giovane Aminata, che scrive: "K. è un ragazzo innocente che, da solo, non riesce a distinguere il bene dal male. La ragazza in questione ha approfittato della sua fragilità e vulnerabilità per aumentare i suoi contatti e le sue visualizzazioni nelle Direct. Nonostante la denuncia di questo atto spregevole, questa ragazza e la sua famiglia si rifiutano di scusarsi con il senegalese e la sua famiglia e continuano a fare Direct su Instagram etichettandolo sempre di più come un disabile handicappato usando, anche, termini razzisti e incitanti all'odio non solo indirizzati al ragazzo, ma agli stranieri in generale (Senegalesi del ca**o, andatevene al vostro paese, Albanesi prendete il gommone e tornate da dove siete venuti, Andate negli altri paese a fa danni così vi tagliano per bene la gola, sono solo alcuni delle frasi indirizzate agli stranieri, ndr).

La denuncia alla polizia

La famiglia di K. ha sporto denuncia contro la ragazza, ma poiché non vi è alcuna garanzia che giustizia sarà fatta, abbiamo deciso di agire anche al nostro livello per denunciare il più possibile questa situazione. Questo è il motivo per cui noi senegalesi della Diaspora, ci stiamo mobilitando chiedendo il vostro aiuto per sensibilizzare il maggior numero possibile di persone e garantire giustizia a nostro fratello K.". K. ora sta meglio è con la sua famiglia che vigila affinché non si cerchi di farsi del male né resti vittima di altri episodi del genere. La polizia, intanto, sta svolgendo le opportune indagini su questa storia.

10.862 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views