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Video e identikit: il punto sulle indagini di Brindisi

Le indagini per l’attentato alla Morvillo-Falcone costato la vita a Melissa Bassi proseguono a ritmo serrato mentre nessuna pista viene ancora esclusa. Intanto SkyTg24 ha diffuso il video integrale che mostra il maggiore sospettato.
A cura di Susanna Picone
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Le indagini per l’attentato di Brindisi costato la vita a Melissa Bassi proseguono a ritmo serrato mentre nessuna pista viene ancora esclusa. Intanto SkyTg24 ha diffuso il video integrale che mostra il maggiore sospettato.

C’è un uomo che cammina avanti e indietro nel video integrale diffuso in esclusiva da SkyTg24 in una delle edizioni serali del telegiornale, è lo stesso uomo che avevamo riconosciuto nei primi fotogrammi diffusi nei giorni scorsi ed è colui sul quale si concentrano i sospetti dell’attentato di Brindisi. Nel video ripreso dalle telecamere di sicurezza di un chioschetto che si trova di fronte alla scuola Morvillo-Falcone vediamo questa persona, pantaloni chiari e giacca scura, camminare per più volte avanti e indietro sul marciapiede con lo sguardo rivolto verso l’istituto, a un certo punto muove il braccio e dopo qualche secondo, dal video, si percepisce l’esplosione che ha ucciso Melissa Bassi e ha ferito gravemente altre ragazze, la luce nelle immagini cambia e la frangia della tenda si muove. È nel momento in cui l’uomo alza il braccio che si presume possa aver azionato il timer dell’esplosivo attraverso quello che sembra un telecomando. Nei secondi successivi del video vediamo arrivare le prime persone, verosimilmente anche i primi studenti, sul luogo dell’attentato.

L’uomo del video non ha un nome, le indagini proseguono – Queste sono le immagini che gli inquirenti stanno passando al setaccio per cercare di risalire al responsabile dell’attentato che, per il momento, non ha ancora un nome. Dal giorno della tragedia di Brindisi alcune persone sono state fermate e interrogate, per poi essere rilasciate, perché sospettate di essere gli autori dell’attentato. L’impressione è che, dopo un’accelerata iniziale, si sia ricominciato da capo. Ad oggi nessuna pista viene ancora esclusa, stando a quanto ha dichiarato il procuratore distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, si continua a lavorare in tutte le direzione e mancano di fatto delle piste privilegiate. L’ipotesi di reato resta quella di strage con finalità di terrorismo, lo stesso ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ha sottolineato come l’attentato di Brindisi sia comunque “un evento che ha gettato terrore”. Il movente è ignoto. Continueranno intanto, dinanzi alla Morvillo-Falcone, i rilievi e le attività tecniche a cura della Questura di Brindisi e della Polizia scientifica anche se sembra essere stata smentita l’ipotesi di una simulazione. La zona viene circoscritta cercando comunque di non disturbare gli studenti regolarmente in aula.

Ma l’uomo del video non sarebbe l’unico responsabile – Il responsabile della tragedia di Brindisi – questa sarebbe forse l’unica certezza degli investigatori – non dovrebbe essere solo quello che ha azionato il timer, colui insomma che vediamo in queste immagini delle telecamere di sicurezza. Tra gli inquirenti sembra ormai tramontata l’ipotesi del gesto isolato: i responsabili dell’attacco sarebbero stati infatti più di uno, forse gente venuta da fuori Brindisi. Conclusione alla quale gli inquirenti starebbero arrivando sia per i riscontri investigativi, sia per alcune testimonianze di persone che avrebbero visto, poche ore prima dell’attentato, qualcuno scaricare da un Pick up il bidone contenente la bomba. Un peso enorme per essere sollevato da una sola persona e una bomba, piuttosto "professionale", tutt'altro che improvvisata da un singolo.

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