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Bonus maturità e test medicina: ecco come hanno infranto un sogno

La lettera di uno studente indignato: “Volevo fare il medico, state infrangendo un sogno. Avete cambiato in corsa le regole del gioco, abolendo i bonus maturità”.
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Fare il medico è il sogno di questo giovane. Che sostiene i test per l'accesso alla facoltà a numero chiuso. E si sente beffato: aveva deciso di sostenere le prove prima che il bonus maturità venisse abolito, prima che un colpo di spugna cancellasse la possibilità, per i più meritevoli, di un sostegno nel momento dei deprimenti quiz all'italiana. Il decreto legge arriva violento e inatteso come uno schiaffo in pieno volto. Il giovane, il cui nome è Mario, scrive a Fanpage. E racconta la sua frustrazione, la sua indignazione. Pubblichiamo la lettera, consci del fatto che i suoi sono sentimenti condivisi da tantissimi altri studenti italiani.

Sono un aspirante medico che sta per vedere infrangersi un sogno. vorrei porre all'attenzione una questione di non poco conto: I candidati al Test per medicina hanno speso dai 35 ai 100 euro per sostenere l'esame di ammissione le cui modalità di svolgimento erano ben espresse sia nel bando di concorso di ogni singolo ateneo italiano, sia nel decreto ministeriale del 12 giugno 2013: (“Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato a livello nazionale a.a. 2013/2014″). Tutti i candidati il 9 settembre 2013, sbagliato o giusto che fosse, hanno svolto un test, con la consapevolezza di avere da 1 a 10 punti, in relazione al proprio voto di maturità.

Durante la prova, mentre i professori illustravano le modalità di compilazione della prova e facevano riferimento alla valutazione in cui erano compresi i bonus maturità, al governo si stava emanando un decreto per abrogare i bonus maturità. Noi avevamo il diritto di sapere che da lì a qualche ora sarebbe stato abrogato il bonus maturità. Si provi ad immaginare la seguente situazione, giusta o sbagliata che sia: uno studente il quale ha preso 98 alla maturità sa che per il test avrà già 8 punti. Consapevole di ciò, comincia a rispondere solo alle domande di cui è certo e avendo da parte 8 punti, è consapevole di poter rispondere a meno domande su cui è incerto così da non rischiare la sottrazione di altri punti. Questo studente ora rischierebbe di non entrare per via di 8 punti promessi prima di entrare e che alla fine della prova gli sono stati tolti. Tutti giochiamo basandoci sulle regole del gioco che ci sono state illustrate prima della partita!

È assurdo che chi ha sostenuto il test abbia saputo solo dopo che nel frattempo era stato emanato un decreto legge che va a deprivarlo di un suo diritto! Io credo e spero che l'assurdità di quanto successo sia palese agli occhi di tutti coloro che oggettivamente valutano la questione e che possiate aiutarci a farci sentire e a vincere questa battaglia. Il diritto al legittimo affidamento nei confronti dello Stato è stato leso e niente se non il ripristino dei bonus maturità potrà ripristinarlo.

Mario P.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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